Numeri Provedel, parate e piedi buoni: il dato lascia a bocca aperta

Il cambiamento tra i pali sta dando i suoi frutti. Con Ivan Provedel la Lazio ha trovato un portiere affidabile e con voglia di fare bene in Serie A. Dopo anni passati in serie cadetta, per il ventottenne è arrivata una chance che non può essere sciupata.

La stagione attualmente in corso sta sancendo una nuova era in casa Lazio, l’arrivo di Maurizio Sarri ha potato con sé una ventata di cambiamento. A confermarlo ci ha pensato l’ultima campagna acquisti che ha visto diversi volti noti andare via per lasciare spazio alle novità. Specialmente in difesa e tra i pali.

Provedel-Lazio, parate e piedi buoni: il dato lascia a bocca aperta
Ivan Provedel

Se lo scorso anno, il primo con il tecnico nato a Napoli il panchina, il grande cambiamento è stato salutare Joaquin Correa per dare il benvenuto a Mattia Zaccagni, quest’anno il calciomercato ha rivoluzionato ancor di più la rosa laziale.

Volti nuovi in casa biancoceleste

Rispetto agli anni passati in cui alla guida c’era Simone Inzaghi, culminati con la grande stagione a cavallo della pandemia e il ritorno in Champions League, molto ha assunto un aspetto diverso in casa Lazio. Partendo dal modulo. Addio alla difesa a tre e benvenuta difesa a quattro. Con essa sono andati via anche alcuni importanti interpreti che hanno contribuito a fare grande quella squadra.

Tra i titolarissimi degli anni passati, hanno infatti salutato Francesco Acerbi, Luiz Felipe e Thomas Strakosha. I loro posti sono stati lasciati ad Alessio Romagnoli, Nicolò Casale e Ivan Provedel. Se i primi due sono già riusciti a ritagliarsi un ruolo importante in Serie A con i loro precedenti club, per l’ex estremo difensore dello Spezia questa è forse l’occasione che aspettava da una vita.

Provedel titolare fisso, un’arma in più per la Lazio

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Ivan Provedel

Il classe 1994 è nato a Pordenone ed è cresciuto nelle giovanili prima del Treviso e poi del club neroverde. Solo che all’epoca giocava in attacco. Fu nella stagione 2009/10 che il Liapiave gli diede la possibilità di posizionarsi tra i pali. Quella fu per lui una svolta visto che le buone prestazioni suscitarono l’interesse di Udinese e Chievo Verona. Di proprietà dei gialloblù per diverso tempo, passò i primi anni delle propria carriera andando in giro in prestito: Pisa, Perugia, Pro Vercelli e Modena giocando soprattutto in Serie B e quasi sempre dovendo lottare per il posto.

Poi arrivò l’Empoli con il quale, in una anno, passò dalla serie cadetta al massimo campionato. Il salto di qualità, tuttavia, non andò bene. Era la stagione 2018/19, Provedel aveva circa 25anni ed ebbe modo di giocare in Serie A in 16 diverse occasioni, subendo un totale di 36 goal.

Contribuendo, in qualche modo, al ritorno in Serie B dei toscani. Da quel momento fu rottura totale con la sua ex squadra, quella che doveva essere la grande chance si trasformò in una brutta delusione sportiva. Tuttavia, nel 2020/21 lo Spezia neopromosso decise di puntare ancora su lui scegliendolo come titolare. Lì Provedel riuscì a fare bene e ad ottenere insieme al club un’insperata salvezza. L’anno dopo fu capace di fare ancora meglio al punto che mister Sarri stesso convinse la società biancoceleste ad investire su di lui. Oggi Ivan è il numero uno della Lazio ed ha anche esordito in Europa. Se la stagione continuerà sulla falsariga di ciò che si è visto nelle prime giornate, il ventottenne potrebbe persino ricevere una chiamata dal CT Roberto Mancini.

Difficile pensare che possa togliere il posto a Gianluigi Donnarumma, ma è lecito credere che di questo passo potrebbe essere preso in considerazione anche dalla Nazionale. Sotto la guida del tecnico toscano sta mettendo in mostra tutta la sua bravura tra i pali e non solo. Provedel, infatti, si sta dimostrando anche molto abile con i piedi. Qualità particolarmente richiesta nel calcio di oggi. Nell’ultimo match di campionato, contro l’Hellas Verona, il portiere biancoceleste ha effettuato 68 verticalizzazione per Immobile. Un dato che fa di lui praticamente un regista aggiunto.

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