Quando il calciomercato funziona: Provedel custode della Lazio dal clean sheet facile

È arrivato ad inizio agosto, dopo un lungo corteggiamento, al termine di una trattativa che sia il ds della Lazio, Igli Tare, sia il suo agente, Gianni Rava, hanno definito “folle”. Ivan Provedel, grazie anche all’errore di Maximiano contro il Bologna il 14 agosto – palla con le mani fuori area e rosso diretto – ha preso la porta della Lazio e non l’ha più mollata.

L’ex Spezia, grazie all’ottimo lavoro di tutto il reparto, ha sensibilmente migliorato il rendimento di tutta la difesa, tanto che su 9 gare, sette di campionato e due di Europa League, ha mantenuto la porta inviolata in tre occasioni: Torino-Lazio 0-0 del 20 agosto; Lazio-Verona 2-0 lo scorso 11 settembre; Cremonese-Lazio 0-4 domenica scorsa.

Quando il calciomercato funziona: Provedel custode della Lazio dal clean sheet facile
Provedel in presa alta con il Napoli

Come riporta l’analisi del Corriere della Sera, la crescita nella fase di non possesso è evidente, i numeri non mentono. Dal 2015-16 in poi le reti incassate sono state tante, troppe: nelle ultime 7 stagioni (266 partite di Serie A), i biancocelesti hanno subìto 353 gol (1,3 di media), la Juventus, nello stesso lasso di tempo, 219. Prendere più gol della Vecchia Signora sarebbe anche normale, lo stesso non può dirsi, ad esempio, rispetto all’Atalanta. Negli ultimi sette campionati gli orobici hanno visto gonfiare la propria rete 316 volte (37 in meno dei capitolini)M la Roma 307 (meno 46), l’Inter 273 (addirittura meno 80). In Champions ci vai non solo se vinci, ma anche se magari strappi pareggi preziosi a reti inviolate, non crollando negli scontri diretti. Il risultato è che, fatto salvo lo scippo Champions della stagione 2017-2018 – ratto culminato nel 2-3 interno con l’Inter il 20 maggio 2018 – la Lazio ha centrato la qualificazione nella coppa più importante solo una volta, con Inzaghi nel 2028-2019; l’ultima volta che l’avvicinò fu con Pioli in panchina quando uscì ai preliminari con il Bayer Leverkusen, vincendo 1-0 l’andata all’Olimpico il 18 agosto 2015, crollando 3-0 in Germania il 26.

In Champions una volta e un mercato con troppi abbagli

A rendere troppo perforabile la difesa anche le sessioni di mercato fino a gennaio 2022, affari che tali non sono stati. Nel 2019 Dal Copenaghen arriva per esempio, Vavro, pagato circa 12 milioni e tornato al mittente lo scorso agosto per meno della metà. Nell’anno della Champions di Inzaghi, durante l’estate ci fu il ritorno di Wesley Hoedt, piede ducato ma una lentezza da guiness al contrario, ora titolare nelle 9 gare di campionato disputate con l’Anderlecht. A gennaio 2021 dal Milan, gratis, arrivò Mateo Musacchio: a Roma giocò 259′ totali, spalmati in cinque match. Lasciata Roma a giugno non ha più trovato squadra nonostante abbia solo 32 anni. Due estati fa fu la volta di due svincolati: Hysaj ed Escalante. L’argentino, ora alla Cremonese, non lasciò tracce credibili, l’albanese ancora oggi non offre le garanzie che ci si attendevano, tanto che molto probabilmente a gennaio si cercherà un terzino sinistro per far respirare Marusic.

Quando il calciomercato funziona: Provedel il custode della Lazio dal clean sheet facile
L’ex portiere della Lazio, Thomas Strakosha

Come detto, quest’estate la musica è cambiata. Oltre a Provedel sono arrivati Romagnoli, Casale e Gila, tre difensori centrali. Ovviamente è presto per valutarli, soprattutto lo spagnolo arrivato dalla Real Madrid Castiglia, terza divisione. Al miglioramento ha contribuito certo il lavoro di Sarri, ma intanto in tre gare la Lazio non ha preso gol, nello scorso torneo servirono 22 turni. Ora Sarri ha tre armi in più: Provedel titolare indiscusso in Campionato e Coppa nonostante i 10 milioni spesi per il vice Maximiano; Alessio Romagnoli che dal basso usa il mancino per costruire, sopperendo anche alla mancanza di un sinistro puro sulla fascia; infine Patric, colonna quasi indispensabile che in campionato ha saltato i 12 minuti conclusivi con la Cremonese e in Europa League ha disputato solo 17 minuti in casa col Feyenoord, assente nella disfatta in Danimarca.

 

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