In casa Lazio si parla solo di una cosa: l’incidente occorso ieri a Ciro Immobile al 29′ del match con l’Udinese, gara valida per il 10° turno del massimo campionato italiano, risultato finale 0-0. Il centravanti biancoceleste si è sottoposto oggi ai primi controlli strumentali.
La punta ha lasciato il campo toccandosi la coscia sinistra, mostrando un volto dolorante, segnale di un fastidio percepito non trascurabile. Un danno percepito da tutti i 45000 tifosi presenti allo Stadio Olimpico che per circa 10 minuti sono rimasti ammutoliti, quasi fossero choccati dall’accaduto.
Al termine dalla sfida con i friulani si era già espresso il dottor Fabio Rodia, coordinatore dello staff medico, che a caldo aveva parlato si sensazioni non positive. Lo stesso Immobile, con una storia su Instagram, aveva provato a tranquillizzare i sostenitori di Piazza della Liberta, queste le parole vergate sul social: “Farò tutto quello che è in mio potere per tornare presto. Grazie per i vostri messaggi. Forza Lazio”.
Il responso dell’ecografia: lesione tra primo e secondo grado
Per Maurizio Sarri, nonché per i compagni di squadra, il ko del centravanti di Torre Annunziata rischia di essere una mazzata, soprattutto a livello psicologico, considerata la mancanza di una vera prima punta in rosa.
L’erede di Simone Inzaghi infatti, almeno a parole, aveva affermato di voler puntare su Matteo Cancellieri, ma il classe 2002 non ha mai trovato spazio come prima punta. Ancora ieri l’allenatore biancoceleste nel cuore del tridente offensivo ha preferito schierare Felipe Anderson, anche lui non un vero ariete di sfondamento.
Per Immobile, se si tratta del primo infortunio serio all’arto sinistro, lo stesso non può dirsi del flessore della coscia destra. L’attaccante infatti, in modo prevenuto e dai soliti noti, Gazzetta dello Sport in primis, era stato attaccato per il suo forfait con la nazionale azzurra in occasione dell’ultima pausa del campionato. Lunedì 26 settembre, dopo una seconda risonanza in azzurro, Immobile aveva lasciato il gruppo alla vigilia del match decisivo di Nations League di Budapest, vinto poi 2-0 dalla squadra allenata da Roberto Mancini.
Il signore dei bomber italiani, contrariamente al pensiero salottiero delle malelingue, non si tira mai indietro, l’infortunio di ieri ne è l’ennesima prova. Immobile oggi si è sottoposto ad un’ecografia di controllo che ha evidenziato una una lesione tra il primo e secondo grado. Poteva andare peggio, ma lo stop sarà almeno di tre settimane, di fatto immaginarlo in campo per il derby del 6 novembre appare un arduo esercizio.
Fermo restando che l’evoluzione di una lesione varia da giocatore a giocatore, Immobile già mercoledì sarà in Paideia per sottoporsi ad una risonanza magnetica che dovrebbe fare ulteriore chiarezza sulla portata dell’infortunio. I tifosi incrociano le dita, più di tutti però è Sarri a sperare nell’ennesimo miracolo del suo campione di generosità.