La Lazio saluta l’Europa League, eliminazione che è arrivata più per le sviste arbitrali, che per demeriti della squadra di Maurizio Sarri. E non c’è solo il rosso a Lazzari che fa discutere.
L’amaro in bocca per come si è conclusa l’avventura in Europa League è qualcosa con cui la Lazio dovrà fare i conti per tutto il resto della stagione. È innegabile, un dato di fatto incontrovertibile. Non sono bastati gli 8 punti raccolti, gli stessi di tutte le altre squadre del gruppo F. Un anno fa i biancocelesti erano riusciti a passare da secondi con un punto in più rispetto a quelli attuali, in girone più complicato. Contro Galatasaray, Marsiglia e Lokomotiv Mosca.
Il Porto, sceso dalla Champions League, poi eliminò Maurizio Sarri e i suoi dalla competizione ai play off. Rispetto a solo un anno fa però la rosa attuale della Lazio è più completa, con più alternative in quasi tutte le zone del campo. Eppure qualcosa non ha funzionato, i biancocelesti erano più attrezzati per questa competizione, rispetto soltanto a 365 giorni fa.
Il rosso a Lazzari e gli arbitri non all’altezza
Pesano, e molto, gli arbitraggi che Sergej Milinkovic-Savic e compagni hanno trovato sul loro cammino europeo. L’espulsione, del tutto inventata di Manuel Lazzari all’Olimpico contro lo Sturm Graz è qualcosa che ha pesato sul risultato finale della prima fase di Europa League. Giocando in 11 contro 11 con gli austriaci probabilmente il risultato sarebbe stato diverso.
Non è andata meglio in Olanda: “Stasera ho visto cose incredibili. Siamo stati pesantemente penalizzati, sia in campo, sia fuori dal campo. Lo staff arbitrale non mi è sembrato all’altezza della situazione”. Queste le parole di Maurizio Sarri nel post partita.
Al termine del match, infatti, la Lazio chiuderà con 6 ammoniti e 1 espulsione, quella di Luka Romero. Mentre gli olandesi contano soltanto due cartellini gialli. Nonostante il gioco duro e i tanti falli commessi dalla squadra di Slot, che fin dall’inizio ha messo in chiaro come avrebbe giocato tutta la partita.
I due falli che hanno portato al goal di Gimenez
Più in generale però l’allenatore biancoceleste nel corso di questa Europa League aveva sottolineato come gli arbitraggi non fossero stati all’altezza. La stessa identica cosa è stata vista anche al De Kuip. La rete di Gimenez non è stata nemmeno rivista al Var, eppure in quell’azione di falli ce n’erano ben due, come ha ammesso il Comandante nel post partita.
Fatti oggettivi ed evidenti, che hanno minato il cammino della squadra biancoceleste, che sono costati la qualificazione. Al pari della sciagurata partita in Danimarca. E del cartellino rosso di Lazzari, nel primo tempo del match con lo Sturm Graz.