Lazio, ricordi Giacomelli? Arriva la sentenza: non arbitrerà più. Il motivo

Piero Giacomelli è stato definitivamente squalificato e non potrà perciò più arbitrare gare di livello nazionale.

Una volta gli arbitri, anche se da sempre bersaglio dei cori dei tifosi, con addosso le loro giacchette nere quando scendevano in campo diventavano dei veri e propri pubblici ufficiali. Tanti arbitri sono passati alla storia per la loro severità ma anche la loro precisione. Al punto da ispirare la generazione successiva.

Piero Giacomelli non potrà più arbitrare
Piero Giacomelli – foto LaPresse

Solo in Italia si possono nominare personaggi del calibro di Sergio Gonella, Rosario Lo Bello e in tempi più recenti anche Pierluigi Collina. Quest’ultimo, poi, arbitro talmente apprezzato da finire persino sulla copertina di uno dei videogiochi di calcio più giocati di sempre: Pro Evolution Soccer. Per l’edizione del 2003 scelsero il fischietto italiano come testimonial europeo.

Squalificato Piero Giacomelli: non sarà più un arbitro nazionale

Oggi, però, quei tempi sembrano ormai lontani. Se non fosse per Daniele Orsato, che tra l’altro arbitrerà il derby tra Roma e Lazio di domenica prossima, per quanto riguarda gli altri è notte fonda. Il direttore di gara di Schio forse non passerà alla storia come hanno fatto alcuni suoi colleghi, ma negli ultimi anni è stato l’unico ad aver mantenuto un metro di giudizio riconoscibile nonché una certa coerenza. Qualità che lo hanno sempre contraddistinto facendo di lui uno dei migliori su piazza.

Piero Giacomelli squalificato a vita
Piero Giacomelli – foto LaPresse

Lo sa bene la compagine biancoceleste che nelle ultime stagioni ha pagato a caro prezzo una classe arbitrale assolutamente non all’altezza. Certi errori sono stati così evidenti e grossolani, che è stato fin troppo facile pensare che non erano solo errori ma che c’era in mezzo anche un po’ di malafede. Senza ribattere ancora su gli episodi stagionali, uno dei momenti più clamorosi degli ultimi anni è stato quello che ha visto Piero Giacomelli in un vecchio Lazio-Torino. Prestazione schock quella del direttore di gara nato a Trieste.

Il motivo della squalifica

Era la stagione 2017/18 e, anziché assegnare un chiaro rigore in favore della Lazio per fallo di mano netto di Iago Falque, Giacomelli trovo più opportuno espellere un biancoceleste. A farne le spese è stato Ciro Immobile che ha avuto una leggera reazione nei confronti di Nicolas Burdisso che, a sua volta, lo aveva provocato. Una gara senza polso da parte dell’ormai ex arbitro, colpevole di un vero e proprio disastro.

Quello che è successo nella sopracitata stagione, purtroppo non circoscritto al solo episodio contro il Toro, è ormai acqua passata. Tuttavia, Giacomelli è recentemente tornato a far parlare di sé per alcune questioni legate ai rimborsi spese. Era il 2021 quando il fischietto triestino e il collega Davide Massa finirono sotto indagine dalla FIGC per poi essere squalificati. Estromissione dal campo durata qualche mese che ha portato Giacomelli a passare dalle 20 partite dirette all’anno ad appena 10. Ora, però, la sentenza definitiva è stata molto più severa.

Lo scorso 27 ottobre, infatti, una nuova udienza ha escluso per sempre Giacomelli da incarichi nazionali. Insomma, tra un grado di giudizio e l’altro l’ex direttore di gara ha accumulato 12 mesi e 17 giorni di squalifica: se la pena supera l’anno l’arbitro non può più tornare in Serie A. Al massimo potrà dirigere gare provinciali o dei settori giovanili, lo dice il regolamento. E pensare che quei famosi rimborsi ammontavano ad una somma pari a 70 euro.

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