Maurizio Sarri non si è di certo risparmiato nel criticare la FIFA in merito alla scelta di “piazzare” i Mondiali nel bel mezzo della stagione. Ma siamo sicuri che la sosta, per la Lazio, sia così deleteria?
Il Mondiale in Qatar obbliga i maggiori campionati europei ad una sosta di circa 50 giorni. Si riprenderà all’inizio di gennaio e ciò comporterà la programmazione, da parte dei club, di mini-ritiri per farsi ritrovare pronti per il proseguo della stagione.
Maurizio Sarri, proprio in merito alla scelta della FIFA di assegnare i Mondiali al Qatar, si è sempre espresso con estrema riluttanza. Il tecnico toscano, più volte, ha sottolineato come la sosta sia qualcosa di controproducente e che considerata la sua lunghezza vada, in qualche modo, a taroccare la regolarità dei campionati.
Sarri, nella conferenza stampa dopo la vittoria contro il Monza, ha spiegato: “La sosta per il Mondiale? La vedo come un insulto al calcio. Se qualcuno mi spiega cosa il movimento qatariota possa dare al calcio, esclusi i soldi al Manchester City e PSG, posso cambiare idea. Il calendario lo abbiamo rispettato e ora la sosta fa comodo, visti gli infortunati”.
Lazio, la sosta per il Mondiale come arma segreta: il motivo
Maurizio Sarri ha sempre criticato il Mondiale in Qatar, tuttavia la lunga sosta per la sua Lazio potrebbe non essere così deleteria. L’ex allenatore di Napoli, Chelsea e Juve, infatti, ha sempre dimostrato che lavorare per settimane, senza l’incombenza di giocare ogni 3 giorni, alla fine si rivela produttivo.
La Lazio, in questo caso, manderà al Mondiale solamente Milinkovic e Vecino. Dunque, Sarri avrà praticamente quasi tutta la rosa a disposizione per proseguire il suo lavoro. Chissà che il tanto criticato Mondiale in Qatar non diventi un’occasione per provare a diventare ancora più grandi.