Durante la vigilia di Lazio-Napoli, il tecnico Luciano Spalletti ha parlato la sfida presentandosi in conferenza stampa.
L’allenatore dei partenopei ha lodato la formazione capitolina svelando quella che potrebbe essere la chiave tattica del match.
Il fitto calendario biancoceleste di questa stagione continua spedito con il suo ruolino di marcia. Appena tre giorni dopo le fatiche di Marassi contro la Sampdoria, la Lazio sarà nuovamente chiamata a scendere in campo. Questa volta l’avversario, presente all’Olimpico sabato sera alle 20:45, sarà il Napoli.
Match che ha il sapore di alta classifica visto che entrambe le compagini occupano attualmente il quarto posto in campionato a quota 8 punti. Il tecnico degli azzurri, Luciano Spalletti, poco più di ventiquattro ore prima del fischio d’inizio è intervenuto in conferenza stampa dove ha parlato della partita.
Tra i vari temi toccati non sono mancate le lodi nei confronti del club capitolino che, grazie anche all’impronta di mister Maurizio Sarri, è una delle squadre che gioca il calcio migliore in Italia: “Ho già detto più volte che la qualità del gioco di Sarri è riconoscibile. Si passa dal 4-3-3 ma i sistemi di gioco si deformano e non si rimane sempre con lo stesso modulo”. Consapevole dei punti di forza dei loro prossimi avversari, Spalletti fa chiarezza su quello che dovrà essere il modo di giocare del Napoli: “Bisogna andare a prendere gli spazi che la squadra avversaria lascia. Per questo i giocatori devono adattarsi a diversi scenari. Loro fanno pressione costante e continua, lasciando spazi alle spalle che possono esaltare la nostra qualità. Tuttavia, se pressano bene ti montano addosso e diventa difficile quando gli spazi sono stretti. Dipenderà da noi trovare bene i vuoti e gli spazi che lasceranno”.
Gli uomini di Spalletti
Nel prosieguo dell’intervista l’allenatore nato a Certaldo ha anche fatto i nomi di quelli che potrebbero essere i calciatori sui quali farà affidamento il suo Napoli. Come il nuovo arrivato Giacomo Raspadori: “È uno duttile che sfrutta e riconosce questi vuoti. Sa reggere il pallone e non gli dà fastidio la marcatura, questo perché ha forza. Può fare l’esterno, la mezzala, la punta e il trequartista”. Apprezzamenti anche per Kim Min-jae, chiamato all’arduo compito di sostituire in difesa Kalidou Koulibaly: “Kim è una certezza, una sicurezza sin dal primo momento”. Leggermente indietro, invece, sembra essere Tangouy Ndombele: “Un gran calciatore, ma deve conoscere delle cose e adattarsi al nostro calcio. Muove velocemente il pallone e ha lo specchietto retrovisore ben posizionato. Ha imbucate di qualità, tiro e un buon impatto fisico. Bisogna farlo giocare qualche volta”.