In vista del debutto stagionale in Europa League della Lazio, Sarri e Milinkovic si sono presentati in conferenza stampa. Un nuovo cammino europeo sta per cominciare in casa Lazio. Il tecnico Maurizio Sarri e il centrocampista Sergej Milinkovic-Savic non hanno dubbi: l’obiettivo è crescere di mentalità.
Ancora poche ore e sarà il momento del debutto stagionale in Europa League per la Lazio di Maurizio Sarri. Il primo avversario dei biancocelesti nella fase a gironi sarà il club olandese del Feyenoord. La squadra che lo scorso anno è arrivata fino all’atto finale della Conference League, l’altra competizione UEFA. Prima il successo in semifinale contro il Marsiglia poi la sconfitta nella finale.
Nelle ore precedenti al fischio d’inizio il tecnico toscano è intervenuto in conferenza stampa dove ha risposto ad alcune domande poste dai giornalisti presenti. Dopo di lui ha parlato anche il centrocampista Sergej Milinkovic-Savic.
Le ambizioni europee della Lazio: “Non dobbiamo pensare troppo al lungo ma bensì al breve periodo. Il primo target è quello di passare il turno, possibilmente evitando i playoff e di conseguenza le squadre che scenderanno dalla Champions League. Sfida importantissima, in Europa è sempre difficile”.
Possibili cambi in vista: “La necessità di fare qualche cambio è più forte rispetto a prima. Farò delle valutazioni. Cancellieri è il vice immobile, ma in carriera ha fatto anche l’esterno. Se riuscirà a calarsi nel ruolo farà bene anche da attaccante. Cataldi è maturato dopo. Gioca in un ruolo che richiede esperienza e lo sta facendo bene. Anche Vecino può giocare in quel ruolo, lo tengo come carta di riserva a gara in corso”.
Riguardo la competizione: “Il Feyenoord ha qualità di palleggio ed è pericolosa. L’anno scorso girone difficile deciso sul finale. Siamo usciti con il Porto ma abbiamo fatto bene. Non dobbiamo scegliere dove concentrare più energie. Lo faremo da marzo, ma spero che questo accada il più tardi possibile. Un anno fa abbiamo pagato l’Europa League a livello mentale e fisico. Sotto l’aspetto fisico stiamo bene, dobbiamo crescere mentalmente”.
Il fitto calendario: “Le possibilità di allenarsi si stanno riducendo. Quest’anno, come l’anno scorso, giocheremo poco di lunedì e perciò avremo meno riposo per il campionato”.
Sette anni fa il primo goal: “Ricordo bene quel goal con la Lazio, l’Europa League è sempre una bella competizione. Ci permette di portare il nome della Lazio fuori dall’Italia”.
Dalla possibile cessione alla permanenza: “Sono ancora qui con il sorriso. Ho svolto una buona preparazione e penso di essere pronto per il campionato. Dobbiamo crescere sotto l’aspetto delle mentalità per tornare quelli che siamo. Ci sono molti giovani che ci aiuteranno. Questo è il secondo anno con Sarri, rispetto allo scorso anno siamo rimasti in molti e il suo gioco ci è chiaro”.
La sfida con il Feyenoord: “Sarà la mia partita numero trecento con la maglia della Lazio. Sono felice di raggiungere un numero così importante. Prepariamo ogni sfida allo stesso modo”.
Sul futuro: “Non ci penso, per un calciatore è difficile guardare così lontano. Valuto giorno per giorno. Ho giocato in Champions un solo anno ma quell’esperienza mi ha insegnato molto. L’obiettivo è tornare nella competizione. Voglio giocare tante partite in vista del Mondiale e farmi trovare pronto”.
Il percorso in biancoceleste: “Sarri mi ha aiutato molto tatticamente, un aspetto che devo migliorare. Il capitano è Immobile, il sono il vice e sono contento. Mi fa strano non segnare in Europa da due anni. Spesso si punta più sulla difesa che sull’attacco per ottenere la qualificazione”.