Nicolò Casale, nel match contro il Verona, ha finalmente esordito con la maglia biancoceleste. Buona prova per il classe ’98 e il feeling con Sarri sta pian piano aumentando
La Lazio, ieri pomeriggio, ha superato il Verona per 2-0 grazie alle reti nel secondo tempo di Immobile e Luis Alberto. Sarri ha optato per un mini turnover dando la possibilità ad alcuni di rifiatare e ad altri di debuttare ufficialmente con la maglia biancoceleste.
Contro il scaligeri ha avuto modo di esordire Nicolò Casale. Il classe ’98, arrivato a Roma quest’estate proprio dal Verona, ha disputato un buon match e, insieme a Patric, ha edificato il muro biancoceleste permettendo a Provedel di chiudere la partita con la porta inviolata.
Sarri, come riportato da DAZN durante la diretta del match, ha spronato Casale nei primi minuti dell’incontro. In particolare lo ha “preparato” mentalmente ai duelli con Lasagna facendo leva sul fatto che fino a pochi mesi fa i due condividevano lo spogliatoio.
L’ex allenatore del Napoli, infatti, ha invitato il suo calciatore a non farsi intimorire dall’avversario e dalla panchina gli ha urlato più volte: “Lo conosci, lo conosci!”. Le indicazioni di Sarri sono state ben recepite da Casale, il quale dopo i primi minuti di assestamento è riuscito a sciogliersi e ad arginare le scorribande difensive del Verona.
Nicolò Casale, al termine del match contro il Verona, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Lazio Style Channel. Il classe ’98 ha spiegato tutta la sua emozione per aver esordito ufficialmente con la maglia biancoceleste e di averlo fatto proprio contro la sua ex squadra.
Queste, nel dettaglio, le sue parole: “Partita speciale perché sono legato a Verona da 13 anni. E’ stato un debutto non semplice, ho salutato i miei ex compagni e fatto un grosso in bocca al lupo, ma io penso solo a questa maglia. La scelta del mister di schierarmi? Lui lavora sempre così, nella riunione pre partita si sa quale sarà la sua scelta. Durante la settimana ho capito che potesse esserci la possibilità e mi sono preparato psicologicamente. E’ stato difficile a livello emotivo ma sono riuscito a fare una buona partita”.