Anche quest’anno l’arma in più della Lazio si chiama Sergej Milinkovic-Savic. La crescita del calciatore sotto tutti i punti di vista, sia offensivo che difensivo, è palese. Merito anche del lavoro svolto sotto la guida di Maurizio Sarri.
Di nuovo tempo di vigilia per la Lazio che domani pomeriggio sarà chiamata a giocare in terra danese contro il Midtjylland. Gara valevole per la seconda giornata del Gruppo F di Europa League. Dopo la bella prestazione offerta contro il Feyenoord, finalista dell’ultima Conference League, i biancocelesti hanno voglia di continuare a macinare punti con l’obiettivo di chiudere il girone in testa.
Passare alla fase successiva come primi classificati, permette infatti di accedere direttamente agli ottavi di finale del torneo. Evitando così due turni extra, gli stessi che l’anno scorso, contro il Porto, hanno sancito l’eliminazione della compagine capitolina dalla coppa. Poi, una volta archiviate le fatiche continentali, sarà tempo di un’altra trasferta: quella in campionato contro la Cremonese.
Tra gli osservati speciali non manca ovviamente Sergej Milinkovic-Savic, autore di prestazioni altalenanti ma allo stesso tempo tra i biancocelesti più incisivi in questi avvio di stagione. Sia per quanto riguarda gli assist, attualmente è primo a quota quattro insieme a Roberto Pereyra dell’Udinese, ma non solo. Il centrocampista bosniaco è diventato a tutti gli effetti un centrocampista totale. In grado di dare grande manforte all’attacco ma anche di salvaguardare la difesa. Quella che ha coinvolto il classe 1995 è stato una crescita esponenziale. Merito anche del lavoro effettuato sotto la guida di mister Maurizio Sarri.
Di recente, infatti, il Sergente è stato elogiato sui canali social della Serie A soprattutto per le sue capacità di sacrificarsi e di recuperare palloni. Stando alla graduatoria dei calciatori che in Italia hanno più duelli vinti, Milinkovic è al primo posto. Sono 49 per lui nelle prime sei giornate di campionato.
Seguono, rispettivamente al secondo e terzo posto, Fabiano Parisi dell’Empoli con 46 e Abdelhamid Sabiri della Sampdoria con 45. Tra gli altri, hanno già toccato il tetto dei 40 duelli vinti figurano anche Roger Ibanez della Roma (44) e Theo Hernandez del Milan (40). Insomma, quella che sta attraversando il serbo è una stagione totale che, si spera, possa culminare con il rinnovo.