La Lazio torna dalla trasferta danese con le ossa rotte. Dopo la bruttissima sconfitta contro il Midtjylland, urge una pronta reazione già dal match contro la Cremonese. I problemi difensivi, intanto, si palesano sempre più
Giovedì europeo da dimenticare per la Lazio di Maurizio Sarri che, in trasferta, contro il Midtjylland collezionano una figuraccia. I danesi si impongono per 5-1, passeggiando sopra una Lazio inerme, svogliata e irriconoscibile.
La situazione nel girone F di Europa League, tuttavia, rimane in perfetto in equilibrio. Il Feyenoord, dopo la sconfitta contro la Lazio, ha battuto lo Sturm Graz con un sonoro 6-0. Tutte e quattro le squadre sono a quota 3 punti in classifica e ogni discorso sarà rimandato alle prossime quattro partite.
Gli uomini di Sarri, in queste due prime partite di Europa League, hanno dimostrato evidenti limiti difensivi: 7 gol presi in due match sono un’enormità. Deve essere considerato, però, che 2 su 7 sono arrivati da calci di rigore, tuttavia il dato resta decisamente poco incoraggiante.
La coppia Gila-Romagnoli si è dimostrata solida solamente per 65 minuti (contro il Feyenoord), ovviamente l’analisi deve essere allargata a tutta la squadra e il match di ieri è la sintesi perfetta: poca umiltà e svogliatezza. In Europa, qualsiasi squadra non perdona e il Midtjylland lo ha dimostrato ampiamente.
La Lazio non subiva 5 gol in un match europeo dal 5 aprile 2000, in quell’occasione le aquile persero 5-2 contro il Valencia in un match di Champions League.
Inoltre, in tutta la storia del club, solamente in altre tre occasioni sono stati incassati 5 o più gol in ambito europeo: Lens-Lazio 6-0 (Coppa UEFA del 1977), Tenerife-Lazio 5-3 (Coppa UEFA 1996) e appunto il match di Champions contro il Valencia nel 2000.