Dopo il nefasto ko per 5-1 con il Midtjylland, arrivato ieri sera nel secondo turno del gruppo F di Europa League, la Lazio deve subito ricaricarsi perché tra poco più di 48 ore c’è una nuova sfida da affrontare, stavolta si spera con la massima attenzione. I biancocelesti infatti per la settima giornata di campionato, domenica alle 15 saranno di scena allo stadio Giovanni Zini di Cremona, avversaria di turno la creatura di Massimiliano Alvini.
Proprio l’allenatore della Cremonese è uno dei personaggi rivelazione della stagione, protagonista a bordo campo per i messaggi continui mandati ai propri calciatori, senza un attimo di rifiato.
Per il mister di Fucecchio, 52 anni compiuti lo scorso 20 aprile, il massimo campionato è un teatro inusuale, avendo sempre allenato nelle categorie inferiore. Prime esperienze nel Quarrata Olimpia, società di dilettanti nel pistoiese, nel 2008 il passaggio al Tuttocuoio, San Miniato nel pisano; la Pistoiese nel 2015, un anno dopo l’Albinoleffe fino all’approdo alla Reggio Audace nel 2019; ultima compagine allenata il Perugia.
Quella contro la Lazio per Alvini sarà solo la settima recita nella massima serie, probabilmente rappresentando uno snodo importante all’interno di un calendario che ha già presentato ostacoli di livello ai neopromossi. I biancocelesti arrivano dopo Roma, Fiorentina, Inter, Torino, Sassuolo e Atalanta, la classifica dice punti due, arrivati grazie allo 0-0 interno con gli emiliani e all’1-1 esterno con gli orobici.
I grigiorossi sono una squadra in evidente crescita, ma la necessità di fare punti resta consistente considerati gli scontri che ci saranno dopo la sosta delle nazionali. Il 2 ottobre si ricomincia dalla trasferta di Lecce, poi il 9 ottobre allo Zini arriva il Napoli, quindi Spezia in Liguria, Sampdoria in casa (in mezzo anche la Coppa Italia con il Modena), Udinese e Salernitana. Recite nelle quali raccogliere il massimo, perché poi l’8 novembre arriva il Milan e l’11 si va ad Empoli.
Nella Cremonese un ex, un quasi ex e un terzino cresciuto con l’Aquila sul petto
Contro l’Atalanta Alvini ha schierato la seguente formazione (3-4-1-2): Radu; Aiwu, Chiriches e Lochoshvili; Sernicola, Escalante, Meité, Valeri; Pickel; Okereke e Dessers. Schieramento che non dovrebbe riservare molte sorprese, con Zanimacchia o Bonaiuto trequartisti al posto di Pickel che non ha pienamente convinto.
Nei lombardi giocano l’ex Gonzalo Escalante e un quasi ex. Ci riferiamo a quel Marco Carnesecchi, portiere di proprietà dell’Atalanta che la Lazio aveva scelto come erede di Strakosha ma al quale ha preferito rinunciare dopo l’infortunio alla spalla che l’ha costretto all’intervento; al momento per lui zero minuti.
Infine, Emanuele Valeri è il terzino sinistro classe 1998, anche lui alle prime apparizioni in serie A. Cresciuto nella Lazio, del quale è dichiaratamente tifoso, il numero 3 sarebbe nel mirino dei capitolini già nel mercato di gennaio. Essendo in scadenza nel 2023, un affare che non farebbe svenare Lotito potendo Valeri già a gennaio firmare per il club con quale giocherà dal 1° luglio 2023, sempre che non decida di rinnovare con la Cremonese.