Domani alle 15 allo stadio Giovanni Zini la Lazio cercherà di riprendersi dalla scoppola subìta alla MCH Arena di Herning contro il Midtylland. Avversaria dei biancocelesti la Cremonese di Massmiliano Alvini
I neopromossi sono reduci da due pareggi: 0-0 con il Sassuolo tra le mura amiche e 1-1 a Bergamo, grazie alla prima rete in serie A di Emanuele Valeri, in questa estate accostato alla Lazio, i biancocelesti come noto non hanno ancora trovato l’erede di Lulic. In serie A Immobile&Co nell’ultimo turno all’Olimpico hanno brillantemente superato l’Hellas Verona.
La Cremonese gioca di base con un 3-4-1-2, tanto in fase offensiva quanto in quella difensiva, fondamentale in questo modulo è il rendimento degli esterni bassi, i cosiddetti quinti quando giocando in non possesso la squadra si muove col 3-5-2.
Proprio i due titolari di Alvini in questa posizione hanno un passato nelle giovanili della Lazio, di cui sono oltre tifosi.
A destra si muove Leonardo Sernicola, 25 anni compiuti il 30 luglio, nato a Civita Castellana in provincia di Viterbo.
I biancocelsti decisero di non puntare su di lui, gli venne detto ‘Il talento c’è, ma è troppo basso e magrolino‘, racconta il sito lacasadic.com. Il ragazzo a 16 anni passò poi al vivaio della Ternana nel 2013, quindi Fondi, Matera, Sassuolo, Virtus Entella, Ascoli, Spal, fino alla prima rete in A, lo scorso 27 agosto, segnata nel ko interno con lo Zini.
Come detto, a sinistra gioca un altro Eagles Supporter, salito agli onori delle cronache per un potenziale arrivo a Formello.
La Lazio che verrà: occhio ai tiri mancini di Emanuele Valeri, terzino dal sinistro educato
I biancocelesti dovranno coprire sia le sue discese, sia le sue incursioni in area, come sa bene l’Atalanta che su una sua conclusione ha incassato la rete che le ha tolto la testa della classifica
Parliamo di Emanuele Valeri, 24 anni il prossimo 7 dicembre. Contratto in scadenza nel 2023, il romano potrebbe arrivare a Formello già a gennaio per integrare la batteria di esterni bassi a disposizione di Sarri.
Il sangue è biancoceleste doc, come rivelato al sito gianlucadimarzio.com.
A soli due anni papà Massimiliano gli ha fatto conoscere lo Stadio l’Olimpico. Il padre e i nonni Roberto e Algenere (di cui si è tatuato l’iniziale sul collo) gli hanno infuso boccali pieni di Laziaità. Emanuele vedeva i suoi idoli in Curva Nord, finché ha lasciato l’Urbe per giocare nel Rieti.
Valeri in biancoceleste gioca con Frattesi e Scamacca, poi il trio lascia la casa madre. Il nostro prosegue nell’ Urbetevere (allievi Elité regionali), quindi Atletico Viscovio in Eccellenza. Prima di arrivare nella massima serie, i bivi più importanti portano il nome di Lecce e Cesena.
Domani nella sua testa ci sarà tanta gioia mista a confusione. Il passato che torna da “nemico”, col sogno di tornare a indossare la maglia con l’Aquila sul petto.
E stavolta papà Massimiliano lo vedrebbe dalla tribuna dell’Olimpico, senza bisogno di dovergli portare borse e borracce.