Stamattina, presso la Sala Stampa dello Stadio Olimpico di Roma, si svolgerà la prima edizione del congresso scientifico “Focus On Football Medicine”. Un convegno internazionale fortemente voluto dal presidente Claudio Lotito.
Al centro dei vari interventi, oltre ad illustrare il Lazio Lab, struttura medica realizzata interamente a Formello, le ultime novità in termini di terapie e soprattutto l’importanza della prevenzione, specialmente in una stagione come quella attuale che vede gli atleti, in diversi segmenti del campionato e per un periodo prolungato, scendere in campo ogni tre giorni.
Molti componenti dello staff medico-sanitario della Lazio ieri sono intervenuti ai microfoni di Lazio Style Channel per anticipare i contenuti del workshop. Queste le parole di Gianni Scappini, fisioterapista: “La soddisfazione di lavorare in un ambiente del genere è moltissima. Ognuno è preposto a un determinato ambito, curiamo tutte le tematiche del giocatore infortunato, dal primo momento fino al rientro come avvenuto domenica con Pedro che è anche andato in rete (contro la Cremonese, ndr). La fisioterapia è fondamentale per la prevenzione degli infortuni. Qui seguiamo da vicino sia il giocatore in buone condizioni fisiche, sia chi è infortunato. Quest’ultimo lo curiamo tramite gli strumenti che ci mette a disposizione la Lazio, la quale ci permette di lavorare al meglio. Tra noi e il giocatore deve esserci massima fiducia”.
La specializzazione quindi strumento essenziale per conoscere ogni singolo muscolo dell’atleta, al fine di ottenere il miglio rendimento possibile. Non potevano mancare le dichiarazioni di Ivo Pulcini, Direttore Sanitario, responsabile anche delle attestazioni di idoneità di tutti gli atleti di casa a Formello. “È un sogno per un medico avere a disposizione una struttura come questa. Il Presidente ci ha fornito 17 medici specializzati in grado di curare qualsiasi tipo di disfunzione. La Lazio è stata la prima ad andare in lockdown, la prima ad attivare i corsi per l’uso del defibrillatore a favore dei giocatori che ottengono un tesserino internazionale per intervenire in 95 nazioni. Ogni giocatore arriva al campo un’ora prima dell’allenamento per riscaldare bene i muscoli, così come al termine della gara deve svolgere un defaticamento attivo”.
Infine, il dottor Fabio Rodia, Direttore dello Staff Medico nonché Direttore del Dipartimento Ortopedico Riabilitativo del CTO, si è soffermato sull’uso della piscina nella prima fase di recupero dagli infortuni: “Si tratta del primo passaggio che utilizziamo nell’iter per superare un trauma, serve anche a mantenere tonica la valenza muscolare di un atleta”