Ivan Provedel si gode il sogno chiamato Nazionale. Grazie alle buone prestazioni offerte con la maglia della Lazio, l’estremo difensore ha ricevuto una chiamata dal CT Roberto Mancini. Il ventottenne poche ore fa ha anche rilasciate le sue prime parole in azzurro.
La prima sosta del campionato è ormai iniziata, tanti sono i calciatori di Serie A convocati dalle rispettive nazionali. Quella attualmente in corso è di fatto la prima e unica pausa del campionato prima di lasciare spazio ai Mondiali che andranno in scena dal prossimo 20 novembre, dove ci sarà la gara inaugurale tra Qatar ed Ecuador, fino al giorno della finale, prevista per il 18 dicembre.
Diversi giocatori sperano di poter far parte dei protagonisti che si contenderanno il trofeo più prestigioso che c’è. Peccato, però, che tra questi non ci saranno gli azzurri. La Nazionale, ultima vincitrice dell’Europeo, non ha infatti ottenuto la qualificazione e vedrà le gare esclusivamente come spettatrice.
Gli unici impegni dell‘Italia, perciò, saranno in Nations League. Venerdì e lunedì gli uomini del commissario tecnico Roberto Mancini sfideranno prima l’Inghilterra a San Siro e poi l’Ungheria in trasferta con la speranza di andare avanti nel torneo.
A due giornate dal termine della fase a gironi, la rappresentativa nostrana occupa il terzo piazzamento in classifica. Con gli ungheresi primi a 7 punti seguiti dalla Germania a 6. Chiude il raggruppamento la nazionale britannica ultima a 2.
Per l’occasione il CT azzurro ha ben pensato di optare per alcuni esperimenti. La formazione titolare difficilmente subirà grossi cambi, tuttavia tra i convocati ci sono diversi calciatori che sono stati chiamati a vestire azzurro per la prima volta. Tra questi c’è il nuovo portiere della Lazio Ivan Provedel. Il numero 94 biancoceleste, in quest’avvio di campionato, ha convinto praticamente tutti: dagli addetti ai lavori fino ai tifosi. Proprio poche ore fa l’estremo difensore nato a Pordenone è stato intervistato in fase di ritiro e ha confessato tutta la sua emozione nel vedere il suo sogno diventare realtà:
“C’è grande entusiasmo, si percepisce che questo gruppo ha fatto cose importanti di recente. Tra i più simpatici c’è Bonucci che ha sempre la battuta pronta”. Nel prosieguo dell’intervista non sono mancati gli aneddoti relativi alle prime volte in cui ha scoperto il ruolo di portiere: “Ho messo i guanti per la prima volta a sei anni, anche se fino a 15 ho fatto l’attaccante. Il mio idolo è Toldo, dopo la semifinale di Euro 2000 ho detto che volevo essere come lui”. Dopodiché ha detto la sua anche su Ciro Immobile, prima rivale e ora suo capitano e compagno di squadra: “Immobile è tra gli attaccanti più temibili. Adesso ho la fortuna di non giocarci più contro”.