Con Manuel Lazzari out e Adam Marusic costretto a fare gli straordinari sulla fascia sinistra, la necessità di integrare la rosa con un esterno basso mancino diventa ancora più impellente. Se uno dei nomi in circolazione è, di fatto, irraggiungibile, ci riferiamo a Fabiano Parisi, solo ieri tolto dal mercato dal presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi. Uno dei profili più appetibili resta il terzino mancino, in forza alla Cremonese, Emanuele Valeri, che ha recentemente ha ribadito ancora una volta la sua lazialità.
Un giocatore mancino sarebbe decisamente gradito a Maurizio Sarri, nonostante in rosa due terzini con queste caratteristiche ci siano, entrambi usati poco per differenti motivi: Stefan Radu e Dimitrije Kamenovic. Il serbo non è mai entrato nelle grazie del tecnico, arrivato nel gennaio 2021, per lui in questa stagione zero minuti, lo scorso anno solo 44 nel 3-3 interno col Verona il 21 maggio, ultima di campionato.
Per il veterano rumeno invece discorso diverso: non gioca sulla fascia da anni; il prossimo 22 ottobre avrà 36 anni, il fisico fatica come mostrano i 67′ giocati in stagione, 14 con il Feyenoord e i 53′ iniziali nella sciagurata trasferta col Midtjylland.
“Un sinistro naturale ci garantirebbe più spinta e più costruzione dal basso. Vediamo la situazione come evolve, però abbiamo fatto un anno con un destro a sinistra e ne possiamo fare un altro”: frasi pronunciate da Sarri il 13 agosto, nella conferenza di presentazione del match con il Bologna all’Olimpico, prima di campionato. Non bastasse, il 25 agosto, prima di Lazio-Inter, alla domanda “se volesse un terzino sinistro più simile a Lazzari”, l’ex Chelsea rispose con questi toni, quasi infastidito: “Non devo sceglierlo, c’è chi lo fa di lavoro perché devo farlo io? Penso alla partita in questo momento, sono preoccupato per voi, tra 4-5 giorni finisce il mercato, non so di cosa parlerete”.
Valeri: “Sono laziale: da raccattapalle sognavo vedendo Klose”
Emanuele Valeri arriverebbe di corsa a Roma, ma venerdì in un’intervista alla Provincia di Cremona, ha confermato che il suo contratto non scadrà nel 2023, bensì nel 2024, quindi per il suo cartellino bisognerebbe spendere una cifra superiore ai tre milioni. “Voglio rimanere in A con la Cremonese. Ho un contratto fino al 2024, sto bene e voglio togliermi tante soddisfazioni”, ha chiarito l’esterno.
Poi ribadisce ancora una volta la sua Lazialità. “Sono tifoso laziale. È alla Lazio che ho cominciato la mia carriera. Qualche settimana fa contro la Roma sono tornato all’Olimpico. Non è la prima volta perché ho fatto il raccattapalle da piccolo. Vedevo giocatori forti come Klose, Hernanes e non solo. Domenica scorso ho scambiato la maglia con Milinkovic Savic, Immobile e Radu, ci tenevo da tifoso laziale”, ha affermato.
A gennaio Valeri non si dovrebbe muovere, toccherà a Marusic arare il versante mancino. Per il montenegrino in questa stagione già 743′, 630′ nelle sette gare piene di campionato, 113 nelle due gare di Europa League, di cui 37 da subentrato in Danimarca. Nella scorsa annata per lui 2722′ nelle 33 recite in A, 440′ nelle sei sfide di Europa League e 170′ nei due match di Coppa Italia, un motore affidabile che il 17 ottobre toccherà i 30 anni. Dargli un cambio appare indispensabile, chissà se Sarri sarà così persuasivo da far allargare i cordoni della borsa a Lotito.