Veron, ma che combini: l’amara confessione dell’ex compagno | Tifosi sconvolti

A distanza di anni Paul Scholes ha parlato del suo rapporto in campo con Juan Sebastian Veron ai tempi del Manchester United. Sulla carta coppia da sogno per il centrocampo dei Red Devils, ma in realtà poco affiatata.

In Italia lo ricorderanno sicuramente con piacere i tifosi di Sampdoria, Lazio, Parma e Inter, squadre nelle quali Juan Sebastian Veron ha fatto indubbiamente bene. Una carriera in Serie A, quella dell’attuale presidente dell’Estudiantes, iniziata nel 1996 quando l’allora allenatore dei doriani, Sven Goran Erikson volle portarlo in Europa strappandolo al Boca Juniors.

Veron
Veron qui in azione con la maglia dell’Inter (LaPresse).

Un’esperienza biennale, quella del classe ’75 all’ombra della Lanterna, cui fecero seguito quelle con le maglie di Parma e Lazio che nel 2001 lo cedette, per 80 miliardi di lire, al Manchester United di Sir Alex Ferguson. Agli ordini del tecnico scozzese, Veron deluse però le aspettative tanto da essere ceduto, al termine della stagione 2002-2003, al Chelsea di Claudio Ranieri che a sua volta, nell’estate 2004, lo girò in prestito all’Inter dove rimase due anni prima di tornare in Argentina, all’Estudiantes.

Veron, la difficile esperienza al Manchester United raccontata da Paul Scholes

Al Manchester United, Veron avrebbe dovuto fare il salto di qualità da una provinciale, la Lazio (che poi provinciale non era all’epoca) ad una big del calcio europeo. Le aspettative erano tante, così come gli 80 miliardi di lire che i Red Devils fecero confluire nelle casse della società del presidente Cragnotti.

Scholes qui con la maglia del Manchester United (LaPresse).
Scholes qui con la maglia del Manchester United (LaPresse).

Ottanta miliardi che risultarono quasi sprecati visto lo scarso rendimento del centrocampista argentino del quale, proprio recentemente, ha parlato a The Overlap, a Gary Neville, Paul Scholes che ha definito il periodo di Veron sul prato di Old Trafford un vero e proprio disastro.

Silent Hero, colloquiando con l’ex terzino, ha infatti spiegato come la sintonia tra lui e il sudamericano fosse pressoché minima poiché entrambi propensi più ad attaccare che a difendere. Quella che doveva essere la coppia formidabile del centrocampo dei Red Devils, si rivelò presto un problema che Ferguson risolse cedendo al Chelsea proprio Veron il quale, in risposta al suo ex compagno, non ha potuto far altro che confermare la sua tesi.

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