Cassano spara a zero su colleghi e campioni. L’ex fuoriclasse di Bari vecchia si racconta a Muschio Selvaggio e non risparmia critiche.
Antonio Cassano, genio e sregolatezza. In molti hanno detto che, quando giocava, non era secondo a nessuno. I problemi sono cominciati dopo. Non appena ha appeso gli scarpini al chiodo e alle cronache è rimasta soltanto la mole imponente di “Cassanate” – termine coniato dalla Treccani – per indicare qualche scivolone di troppo. Questo e molto altro ha raccontato da Fedez nel corso della trasmissione Muschio Selvaggio. Uno dei podcast più visti e cliccati della Rete. In questo contesto l’ex trequartista si è sentito a proprio agio: quasi come fosse alla Bobo TV, dove può esprimere liberamente il proprio punto di vista senza incappare in sanzioni o ritorsioni di alcun tipo. Le sue “profezie” sono rinomate.
Ogni volta che anticipa qualcosa, puntualmente, succede il contrario: chiedere a Haaland. L’attaccante del City è uno tra i più bersagliati da Cassano e sta facendo una stagione incredibile. Funziona meno con Cristiano Ronaldo, anche lui bersagliato ma l’effetto boomerang si compie a metà. Non solo calcio giocato, anche qualche retroscena di spogliatoio. L’ex Roma racconta anche il profondo rapporto che ha avuto con Francesco Totti, culminato poi in una brusca litigata. Tutto nasce da un’incomprensione.
“Dovevo rinnovare con la Roma, mi ero messo d’accordo con Sensi, mi avrebbe dato un sacco di soldi. Poi non sapevo nient’altro. Mi vengono a riferire che Montella e Totti avevano rinnovato: prendevano più soldi rispetto a me. Allora – dice Cassano – sono andato da loro per cercare di capire. Il caso vuole che muore Sensi e la figlia Rosella ridimensiona la mia posizione. Parlai con Totti e mi sentii tradito, perchè è come se lui avesse messo da parte il nostro legame senza dirmi niente riguardo il ritocco delle cifre”.
I due non si sono parlati per anni. Poi tutto si sistemò per il meglio: i rapporti rientrarono e quelle che erano incomprensioni si trasformarono in chiarimenti. Ora entrambi si stimano, anche se Cassano ha spesso attaccato l’amico e collega. Poi la stoccata finale: “L’unico simpatico che ho incontrato nel mondo del calcio è Gattuso, appare così come lo vedete”, rivela a Fedez e Luis Sal. Totti, ancora una volta, messo da parte: una pace a metà la loro, tra alti e bassi. Tutt’altra situazione e complicità quando, invece, erano in campo. Senza il pallone tra i piedi, però, sembrano come cane e gatto.