All’Olimpico goleada della Lazio sullo Spezia. Finisce con un netto 4-0, al termine di una partita dominata dai padroni di casa. Zaccagni, Romagnoli (alla prima marcatura con la maglia biancoceleste), Milinkovic Savic, doppietta per lui, archiviano la pratica. Nessun gol subito e terza vittoria consecutiva in campionato.
La Lazio asfalta l’avversaria: 4-0 netto sullo Spezia. Nella giornata dedicata a Tommaso Maestrelli (il prossimo sette ottobre avrebbe compiuto 100 anni), i biancocelesti non falliscono e onorano al meglio la figura storica dell’artefice del primo scudetto laziale.
Bastano 40 secondi alla Lazio per spaventare, di brutto, lo Spezia. Inserimento di Immobile, servito, come sempre alla grande, da Luis Alberto e alla difesa ligure non resta che ricorrere al fallo. Rigore netto, senza il bisogno del Var. Dagli 11 metri si presenta lo specialista Immobile, oggi meno specialista del solito. Si perchè Ciro dimentica una delle prime regole, basilari, che vengono insegnate alla scuola calcio. E cioè tenere il corpo in avanti quando si tira in porta. Il capitano batte molto forte, col corpo indietro, cerca l’incrocio senza trovarlo. Ne esce fuori una conclusione rugbystica: palla in curva, o quasi.
La Lazio non sembra subire il contraccolpo psicologico, prova a organizzare la manovra, ma rischia molto dopo sette minuti: il tiro di Kiwior quasi combina guai grossi, per fortuna Lazzari devia, senza rendersene conto, in corner.
Zaccagni apre le marcature dopo il rigore fallito da Immobile
Poi arriva il vantaggio dei padroni di casa. Al minuto 12. Gol confezionato dagli esterni dell’attacco biancoceleste. Zaccagni mette il turbo, avanza veloce partendo dalla propria metà campo, scarica su Felipe Anderson e chiede il triangolo. Il brasiliano sta al gioco, mostra tutta la sua bravura nel restituire il pallone al compagno. Assist chirurgico. Zac d’esterno la butta dentro.
Una decina di minuti e la Lazio ribadisce il concetto. 2-0. Segna Romagnoli un gol di gran qualità. Sfrutta una palla vagante al limite dell’area, si coordina perfettamente e, al volo, gira in porta. Alessio Romagnoli, il laziale, sotto la nord, nel giorno dedicato a Tommaso Maestrelli. E’ tutto bellissimo.
Lo Spezia c’è e non molla. Cerca di sfruttare le disattenzioni della Lazio. Punge Gyasi dopo un errore d’impostazione di Patric, ma soprattutto i bianconeri vanno vicini al gol al 36′ con Bastoni, che sfiora il palo: diagonale non forte ma velenoso. Provedel si salva senza però toccare il pallone.
Nella secondo tempo la Lazio affonda il colpo
Nella ripresa gli uomini di Gotti si presentano in campo piuttosto bene. L’approccio è interessante e infatti in un paio di occasioni lo Spezia riesce a creare imbarazzi alla retroguardia biancoceleste, sempre comunque piuttosto attenta.
Nonostante il buon inizio spezino la Lazio, con grande cinismo, buca ancora. E questa volta ci pensa Milinkovic. Grande merito a Immobile che scappa via agli avversari, serve Zaccagni che, a sua volta, la dà al sergente. Per il serbo non è difficile piazzarla dentro la porta. Proprio di fronte alla Curva Maestrelli, proprio di fronte alla gigantografia del Maestro, oggi adagiata sugli spalti del settore a lui dedicato.
Poco dopo l’ora di gioco cambio conservativo da parte di Martusciello (ottima idea). Fuori Immobile, non al meglio per le ragioni che tutti conosciamo, dentro Pedro. La nord canta il coro dedicato al bomber biancoceleste: il rigore fallito è solo un piccolo incidente di percorso.
Al minuto 70 Provedel si alza il voto in pagella con una grande parata su Gyasi. Scatto felino dell’estremo laziale dopo una conclusione ravvicinata dell’attaccante ghanese.
Il ritmo si abbassa: i biancocelesti sembrano paghi del risultato, gli avversari capiscono che la partita ormai non si recupera più.
Fermi tutti, c’è tempo per un altro gol. Milinkovic segna ancora, e lo fa alla sua maniera, mettendo in mostra la propria grande tecnica. Scavetto dopo aver triangolato con Hysaj.
Finisce 4-0. Altro clean sheet (che non fa mai male) e terza vittoria consecutiva in Serie A, nella gestione Sarri non era mai accaduto. Inno della Lazio all’Olimpico e tutti sotto i propri tifosi a festeggiare.
Di seguito il video commento, esclusivo, di Stefano Fiore