Gli ex calciatori della Lazio, Marchetti e Ledesma, hanno rilasciato diverse dichiarazioni sul loro periodo in biancoceleste ai microfoni di Lazialità in TV
Federico Marchetti e Cristian Ledesma sono stati ospiti a Lazialità in TV, il programma condotto da Guido De Angelis. I due ex calciatori della Lazio hanno ricordato alcuni momenti della loro esperienza in biancoceleste ed è stato impossibile non citare la storica finale di Coppa Italia vinto contro la Roma.
Il portiere classe ’83, alla Lazio dal 2011 al 2018, ha esordito ricordando il suo arrivo in biancoceleste: “Arrivai alla Lazio nel 2011 con Klose e Cissé. La trattativa è nata in modo strano: io ero fuori rosa con il Cagliari e loro cercavano un portiere perché Muslera non avrebbe rinnovato. Come secondo avevo Bizzarri, un portiere affidabile“.
Marchetti ha poi parlato della partita che ricorda con più affetto e del suo rapporto con Lulic: “La partita che ricordo con più affetto? La semifinale di ritorno di Coppa Italia nel 2013 con la Juventus. Memorabile. Con Lulic abbiamo passato momenti belli e brutti, si era creato un affiatamento speciale. Quando abbiamo giocato a Napoli indossavo la sua maglia sotto. Si pizzicava con Candreva, era un cinema tra loro due. Gli facevo le battutine: ‘Quel gol ti ha cambiato la carriera’“.
Immancabile un commento su Provedel e sullo sfortunato episodio di Maximiano: “Secondo me Provedel è stata una scelta studiata. Sono stato contento del suo acquisto, è cresciuto molto in questo periodo. Bravo con i piedi, rischia le uscite… Si prende i rischi, ma salva tante cose. Maximiano? Tosta digerire una situazione simile. Errore di lettura, ha giocato l’emozione. Deve essere bravo a rimanere sul pezzo. La competizione con un italiano che conosce già il campionato è difficile”.
Cristian Ledesma, invece, ha ricordato il video motivazionale che la società fece recapitare alla squadra durante il ritiro di Norcia prima della finale di Coppa Italia nel 2013: “Io guardavo i miei compagni e guardandogli negli occhi sapevo che l’avremmo vinta. Vedendo la squadra sapevo che era nostra, abbiamo vissuto momenti davvero intensi. C’erano le nostre famiglie, insomma, prima di uscire dal raduno e vedere i volti delle nostre famiglie ci ha fatto emozionare”.
Poi un’analisi sul mondo Lazio e parole di elogio verso Danilo Cataldi: “Noi laziali non facciamo in tempo a goderci la vittoria che già siamo preoccupati della prossima. Vedendo la partita penso di vedere e sentire che non viene risaltato il gioco della Lazio e anche che non subisce tanti i gol. Credo che i giocatori si divertano dentro al campo. Se fatichino? Anche, mi dà rabbia che non venga risaltato questo. Cataldi sta crescendo molto, sta facendo benissimo anche questo non viene evidenziato”.