Quanto scoperto negli Usa da un’indagine commissionata dall’Us Soccer ha davvero del terrificante: calciatrici vittime di abusi e aggressioni sessuali. È scandalo nel calcio femminile americano.
Sono argomenti di cui nessuno vorrebbe mai parlare, ma che purtroppo è doveroso trattare per far sapere quanto brutto possa essere a volte il mondo. Un mondo, in questo caso quello del calcio, che ha spesso portato alla luce vicende come quella che stiamo per raccontarvi. Vicende che, purtroppo, col calcio non c’entrano assolutamente nulla.
Stando a quanto emerso nelle scorse ore, pare che l’Us Soccer, la federazione che regola il calcio negli Usa, abbia pubblicato un’indagine, condotta dall’ex procuratore generale degli Stati Uniti, Sally Yates e dallo studio legale King & Spalding, dalla quale sarebbero emerse pratiche di abusi e aggressioni sessuali nei confronti di alcune calciatrici militanti nella National Women’s Soccer League (Nwsl).
Nel rapporto delle indagini, pubblicato proprio poche ore fa, si legge di comportamenti diventati sistemici. Comportamenti che, stando a quanto scritto dalla Yates, comprendono varie squadre, vari allenatori e, di conseguenza, varie vittime. Una serie di abusi che, secondo la procuratrice, sono fissati all’interno di una cultura calcistica femminile più profonda.
Usa, scandalo calcio femminile: la posizione della Us Soccer Federation e la denuncia di Alex Morgan e Megan Rapinoe
Di fronte alla pubblicazione del rapporto delle indagini, la United States Soccer Federation (Ussf), nella figura della presidente, Cindy Parlow Cone ha assicurato che la federazione è già impegnata a 360° per garantire a tutti i giocatori un luogo rispettoso nel quale crescere, imparare e competere.
Come molti ricorderanno fu proprio la Parlow Cone ad avviare l’indagine un anno fa a causa delle accuse di violenza sessuale di due giocatrici nei confronti del tecnico inglese, Paul Riley che in seguito fu licenziato dai North Carolina Courage. Stessa sorte che toccò anche a Richie Burke il quale venne esonerato dai Washington Spirit per abusi verbali e molestie morali nei confronti di alcune calciatrici.
Ai tempi della vicenda Riley, due stelle della nazionale a stelle e strisce, Alex Morgan e Megan Rapinoe avevano denunciato la scarsa considerazione dei fatti da parte della federazione che, a indagine pubblicata, si è per certi versi scusata con le calciatrici per non aver agito prima, in maniera pertinente, difronte alle loro lamentele.