L’Intervista, esclusiva, a Marco Ballotta. L’ex portiere della Lazio ha commentato il grande avvio di stagione di Ivan Provedel, le difficoltà di Luis Maximiano e, più in generale, il rendimento e gli obiettivi della formazione di Maurizio Sarri.
Tre vittorie consecutive in campionato: dieci gol segnati, zero subiti. La Lazio si gode il suo momento positivo in vista del prossimo euro impegno di domani, contro lo Sturm Graz.
Il morale è alto, il roboante 4-0 rifilato allo Spezia, nella giornata perfetta dell’Olimpico, ha caricato molto l’ambiente biancoceleste.
Uno dei giocatori più convincenti in questo avvio di torneo è stato Ivan Provedel. Arrivato in estate senza avere la garanzia del posto da titolare, oggi è uno degli uomini fondamentali di Maurizio Sarri: il tecnico toscano non ci rinuncia mai.
Per parlare di Provedel, ma anche dell’attuale secondo portiere, Maximiano, e dell’andamento della squadra, abbiamo intervistato, in esclusiva, Marco Ballotta. Estremo difensore della Lazio dal 1997 al 2000 e poi tra il 2005 e il 2008, in biancoceleste ha vinto moltissimo: uno Scudetto, due Coppa Italia, una Supercoppa italiana, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa europea.
Provedel è bravo e conosce i segreti del mestiere
Ti aspettavi un inizio così convincente di Provedel? Arrivava da una realtà molto più piccola.
L’approccio è stato ottimo: ha giocato bene le sue carte. Il ragazzo proviene comunque dalla Serie A, anche se questa è una situazione completamente diversa, una piazza diversa con obiettivi diversi. Sta viaggiando sulle ali dell’entusiasmo, come il resto della squadra. Quindi, per ora, non bisogna toccare nulla. Poi, quando arriveranno i momenti di difficoltà, si potrà giudicare ancora meglio. Perchè finchè va tutto bene la situazione è agevolata, di fronte ai problemi, invece, si valuterà meglio la personalità del giocatore. Per il momento tutto ok. Vedo che i difensori hanno fiducia in lui.
Provedel ricorda un po’ Ballotta?
Boh, non sono sicuro. Non troppo, magari abbiamo solo qualcosina in comune.
Però con i piedi è forte come Ballotta…
Oggi come oggi sono un po’ tutti bravi con i piedi. Provedel conosce bene i segreti del mestiere: non rischia molto, e fa le cose con tranquillità. In questa maniera i propri compagni di squadra sono sereni. Sbagliare il meno possibile senza creare problemi, lui al momento sta facendo questo.
Arriverà anche il momento di Maximiano
Parlando di Luis Maximiano, quanto è difficile rialzarsi dopo una defaillance del genere?
Maximiano ha avuto la sua possibilità subito, ed è stato un po’ sfortunato. Non è difficile rialzarsi. Ha sbagliato a fare una valutazione, non possiamo neanche giudicarlo come portiere, perché è stato in campo pochi minuti e sarebbe ingeneroso valutarlo solo per quell’errore.
In linea di massima i due portieri della Lazio si equivalgono. Provedel ha più esperienza in Serie A e quindi è avvantaggiato, però sono convinto che arriverà anche il momento di Maximiano.
Un parere, in generale, sulla Lazio di Sarri?
Sarri ha portato nell’ambiente qualcosa di diverso, un calcio diverso. I ragazzi stanno crescendo molto come gruppo rispetto all’anno scorso. Si inizia a vedere una certa continuità nelle prestazioni, e nei risultati. Dopo una stagione di transizione si vede che il lavoro di Sarri inizia a fare effetto. Gira tutto bene.
Il migliore dei nuovi arrivati in casa biancoceleste?
Devo dire che Alessio Romagnoli è fondamentale, sta trasmettendo tranquillità al reparto difensivo. Dopo la partenza di Acerbi, alla Lazio serviva una guida arretrata.
L’obiettivo stagionale qual è?
E’ stare lì. In zona Europa. E poi vedere fra 10/15 partite cosa verrà fuori dalla classifica. Adesso è importante non commettere passi falsi, per mantenere il vantaggio sulle squadre in difficoltà. Non è semplice perchè club come Inter e Juventus si rimetteranno in carreggiata. E’ tosta ma la Lazio può giocarsi le sue carte.