La Lazio si gode i frutti del suo lavoro e delle richieste ben precise fatte da Sarri alla società. Una rivoluzione made in Italy rispetto agli anni passati.
Obiettivo Europa League. Torna subito in campo la Lazio e non potrebbe essere altrimenti, vista l’agenda fitta d’impegni che conta 8 partite nel solo mese di Ottobre. La prima è già andata, archiviata con 4 goal all’Olimpico allo Spezia e con i tifosi in festa sia per Tommaso Maestrelli, che per quanto visto in campo.
Adesso però bisogna ripetersi anche in coppa, anche perché la seconda giornata del torneo ‘ha regalato’ una delle più brutte e cocenti sconfitte della storia del club biancoceleste. C’è voglia di rivalsa dopo le cinque reti incassate dal Midtjylland, in Danimarca.
Come al solito Sarri punterà su rotazioni e turnover dove possibile. Sarà fondamentale la gestione delle energie per riuscire a mantenere il ritmo di questa parte di stagione (tre vittorie consecutive in campionato e tre clean sheet di fila). Intanto però la rivoluzione estiva del tecnico comincia a dare i suoi frutti.
I fuochi d’artificio del mercato estivo stanno ripagando l’investimento della proprietà. E c’è un dato che differenzia questa Lazio da tutte le altre squadre della Serie A. I biancocelesti, infatti, sono scesi in campo quasi sempre con sei titolari italiani, più di mezza squadra. Una media generale più alta rispetto alle ultime stagioni. Cinque partite con 6 ‘Azzurri’, nelle altre tre erano in 5. Numeri e statistiche confermano la svolta chiesta e ottenuta dall’allenatore in estate.
Sarri voleva una squadra che parlasse la stessa lingua e non solo sul campo, con i nuovi innesti in grado d’integrarsi velocemente. Un inversione di 360° rispetto alla abitudini del club, invece sempre molto attento a quanto succede nei campionati esteri. E anche in questo caso sono i numeri confermano questo concetto: e così su otto nuovi acquisti arrivati in estate ben quattro sono italiani (Provedel, Romagnoli, Casale e Cancellieri). A questi si aggiunge Vecino, da dieci anni nel nostro paese.
Sarà un caso, ma l’unica serata brutta vissuta dalla Lazio in questa stagione si è consumata proprio in coppa (il 5-1 subito in casa del Midtjylland) quando i titolari italiani erano solo quattro. Con il Feyenoord all’esordio gli italiani erano nuovamente 5.