La Lazio può tornare allo Stadio Flaminio. Il presidente Claudio Lotito continua a lavorare per fare dell’impianto la nuova casa del club.
Prestazione opaca quella offerta dalla Lazio in campo internazionale contro lo Sturm Graz. Dopo aver centrato il filotto di tre vittorie consecutive, la formazione biancoceleste non è riuscita a trovare la quarta. Il punto rimediato in Europa League, tuttavia, ha dei lati positivi: il club è ancora in lotta per il primo posto e nelle prossime due gare potrà sfruttare il fattore casalingo.
Sia all’Olimpico che in trasferta il popolo laziale non ha mai fatto mancare il proprio supporto quest’anno. Presentandosi sempre in massa lontano dalla mura amiche e facendo dell’impianto della Capitale un vero e proprio fortino. E anche se l’Olimpico è stato teatro di grandi avvenimenti per la Lazio, la dirigenza capitolina continua seriamente a valutare la possibilità di trasferirsi altrove.
Anche oggi il presidente Claudio Lotito ha ribadito quanto lo Stadio Flaminio sia un priorità in casa biancoceleste. Certo, le lungaggini burocratiche avranno il loro peso. Tuttavia, l’impianto, abbandonato a sé stesso da anni, ha bisogno di essere riqualificato. Magari facendo di esso il nuovo ritrovo della gente laziale.
In occasione dei cento anni di Tommaso Maestrelli, celebrati al Campidoglio, il numero uno del club ha trovato il tempo di ribadire alcuni concetti fondamentali circa il Flaminio. Confermando quanto l’idea si ancora viva e presente nei pensieri dei piani alti della Lazio.
Salito sul palco, Lotito ha avuto modo di dire la sua sull’impianto: “Ho lanciato io l’idea del Flaminio, eravamo qui in Campidoglio a festeggiare la promozione della Lazio Women in Serie A. Posso sembrare poco romantico oppure poco legato ai sentimenti, ma in realtà è solo professionalità la mia. Ci tengo tanto al fatto che la Laizo giochi in quello stadio. Averlo come casa significherebbe rievocare la nostra storia e le nostre radici”.
Ovviamente non basta la volontà, bisognerà anche superare alcuni ostacoli dal punto di vista infrastrutturale: “Ci sono anche aspetti pratici e non solo sentimentali. Io sto lavorando per trovare la soluzione ai problemi. Servirà ragionare sulla struttura ma anche sulla copertura, sul parcheggio e sugli spalti. Questi sono alcuni problemi da risolvere”.
La voglia di regalare un futuro diverso alla Lazio rimane comunque tanta: “Non stiamo programmando qualcosa per il domani ma bensì per il futuro. Vogliamo una struttura che sia il fiore all’occhiello per il nostro popolo. Infantino (presidente FIFA, ndr) è rimasto sbalordito dal centro sportivo di Formello dicendo che al mondo ci sono poche strutture come la nostra”.