Sarri-Fiorentina: due volte vicini all’altare | Lo scudetto perso in albergo…

Il 28 aprile 2018 le strade di Maurizio Sarri e della Fiorentina si incrociano, 24 ore prima che il Napoli scenda in campo a Firenze per difendere il vantaggio maturato sui bianconeri grazie alla vittoria del 22 aprile per 1-0 allo Juventus Stadium.

Tutta Napoli sogna lo sgarbo alla Vecchia Signora, il Comandante può entrare definitivamente nel mito ma a San Siro la Juve fa l’impresa, batte 3-2 l’Inter all’interno di una gara che vedrà anche l’arbitro Orsato protagonista per il rosso dato a Vecino al 18′ per un pestone a Mandzukic, cartellino che diventa più scuro dopo revisione al Var.

Sarri e la Fiorentina: due volte vicini all'altare | Lo scudetto perso in albergo...
Sarri ai tempi del Napoli

Oltre al rosso per il centrocampista uruguagio, a far arrabbiare i nerazzurri è la mancata espulsione di Pjanic, punito con la sola ammonizione per un’entrataccia su Rafinha. Lo stesso Orsato, intervenendo il 28 febbraio 2021 a 90′ Minuto ammetterà lo sbaglio.

“Il fallo di Pjanic su Rafinha? Non serve andarlo a rivedere, sicuramente è un errore – sentenzia il fischietto di Schio – La vicinanza non mi ha portato a vedere quello che poi ha mostrato la tv. L’ho vista in modo diverso, è stato un contrasto in volo e l’ho valutato male. Il VAR (che non è previsto sui casi da cartellino giallo, ndr) non è potuto intervenire per cui resta l’errore”.

Sarri e il tricolore smarrito: “Ho visto giocatori piangere per le scale”

Dopo il colpaccio della Juventus, il Napoli il 29 aprile è atteso al Franchi per mantenere vivo il sogno. Qualcosa però va decisamente storto, al 6′ Koulibaly viene espulso e un tris di Simeone al 34′, 62′ e al 90’+3′ di recupero – proprio lui che ora contribuisce al volo dei partenopei – gela tutta la città, Vesuvio compreso.

Una disfatta sulle cui ragioni l’attuale tecnico della Lazio disse: “Abbiamo giocato contro la Fiorentina con la morte nel cuore, il contraccolpo c’è stato. Direi che lo scudetto l’abbiamo perso in albergo a Firenze. Tutti quelli che fanno sport sanno a cosa mi riferisco”.

Poi ci si può costruire sopra qualsiasi sfottò, la realtà è che la squadra ha visto uno spiraglio aperto e se l’è visto chiudere in due minuti. Chi ha vissuto quella notte in albergo sa a cosa mi riferisco. Quando sono salito in camera ho visto giocatori piangere per le scale. C’è stato un contraccolpo feroce, come se fosse finito un sogno, dopo quegli episodi che abbiamo visto”.

Sarri e la Fiorentina: due volte vicini all'altare | Lo scudetto perso in albergo...
Il carnefice del sogno scudetto del Napoli, Simeone, ora in maglia azzurra.

Se la Fiorentina quel giorno negò a Sarri la vittoria più attesa, lui cresciuto in Val D’Arno ma nato a Napoli, le strade tra l’erede di Inzaghi e i viola si sarebbe potuto incrociare più volte, sliding doors chiuse però a Piazza della Signoria.

Aurelio Virgili, figlio dell’indimenticato bomber della Fiorentina Giuseppe “Pecos Bill”, da anni un grande amico di Maurizio Sarri, qualche mese fa ha rivelato: “Dopo Empoli doveva venire a Firenze e sperava di venire fino all’ultimo, fu una scelta tutta di Della Valle di rinunciarci. Per Sarri la Fiorentina resta un desiderio fortissimo”. Primo bivio saltato, anno 2015, a Firenze arrivò Paolo Sousa mentre l’allenatore toscano sbarcò a Napoli.

Non è finita. Un altro approccio fu decisamente più recente, da una parte Commisso, dall’altra ancora Sarri, come confermato dal diretto interessato ai microfoni di Sportitalia il 5 luglio 2021.

A tutte le squadre che ho sentito durante questa stagione ho risposto nello stesso modo: che non ero disponibile in corsa ma che lo ero a partire da luglio. La Fiorentina mi ha cercato quando ha lasciato Prandelli? Con la Fiorentina ho avuto un colloquio, ma prima di Prandelli. Tuttavia, la mia risposta è stata la stessa (data al Napoli, ndr). Ho dato la mia disponibilità per giugno, poi loro sono andati su altre strade“.

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