Haaland sembra imbattibile. L’attaccante del City è un talento naturale, senza freni e criticità. L’apparenza inganna: il suo punto debole.
Haaland è il nuovo talento del calcio mondiale. Il norvegese, ex Borussia Dortmund, da quando è approdato al City non fa altro che segnare e trascinare la squadra. Guardiola ha fatto bingo, anche se c’è chi non la pensava così: il campo mette a posto ogni cosa. Non la curiosità degli estimatori che si chiedono come faccia a reggere certi ritmi tenendo determinati standard: la risposta (non solo) nelle statistiche. Il bomber tiene anche molto a sé stesso.
A seguirlo, infatti, un entourage di esperti che consiglia al giocatore le strategie migliori per eccellere sempre. All’allenamento ci pensa Guardiola, mentre la cura del fisico resta compito suo e della sua equipe che non gli fa mancare nulla. Persino una dieta bilanciata: mangia sano e non sgarra mai. Sempre pronto senza mai uno strappo alla regola. 6000 calorie complessive per mettere su massa muscolare e bilanciare forza e potenza: una macchina perfetta, Erling Haaland, che prende le mosse da Cristiano Ronaldo. Non proprio uno qualsiasi.
I segreti del suo successo vengono mostrati in un documentario dal titolo: “Haaland, the big decision”. Nell’opera si mostra come il fuoriclasse sia votato al sacrificio in nome della propria passione che è anche il suo lavoro. Da qui l’esigenza di essere impeccabile: la dieta bilanciata è solo un aspetto della sua giornata, fatta di scadenze e impegni. Routine più che rigorosa, il punto debole di Haaland non è sopportare poco certi ritmi. Piuttosto risiede nella difficoltà di prendere determinate decisioni.
Quella di mangiare cuore, fegato e cervello di mucca saltuariamente gli ha dato non pochi grattacapi. Il ragazzo non ama particolarmente queste parti, eppure deve pasteggiare a certe condizioni in nome del talento. Dimostrazione lampante che dietro ogni successo si celano sacrifici impensabili, come quello di dover mangiare il cuore di una mucca.