Intervenuto a Sky Sport dopo la clamorosa sconfitta della Juventus sul campo del Maccabi Haifa, l’ex difensore dei bianconeri, Giorgio Chiellini ha detto la sua sul momento no della squadra di Massimiliano Allegri.
Una Juventus brutta, priva di gioco e identità perde malamente sul campo del Maccabi Haifa e dice praticamente addio alla qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Servirà infatti un miracolo ai bianconeri di Massimiliano Allegri, in ritardo di cinque punti su Benfica e Paris Saint Germain, per raggiungere la fase a eliminazione diretta.
Una stagione che rischia di essere già fallimentare per la Vecchia Signora che, dopo aver perso addirittura cinque delle ultime nove partite giocate tra Serie A e Champions League, è andata in ritiro per prepararsi al meglio in vista del delicato match di sabato pomeriggio, nel derby della Mole, contro il Torino di Ivan Juric.
Tempo per risalire la china ce n’è, ma serve una svolta e serve subito. Arrampicarsi sugli specchi con le solite scuse sugli assenti è ormai inutile. La squadra è allo sbando e Allegri ne ha perso il controllo. I tifosi chiedono a gran voce l’esonero del tecnico toscano, ma Agnelli gli rinnova la fiducia, così come l’Ad Arrivabene. Si proseguirà con l’ex Milan fino all’inizio dei Mondiali, poi si vedrà.
Archiviata in maniera triste e desolata la mortificante sconfitta esterna sul campo del Maccabi Haifa, la seconda consecutiva dopo quella contro il Milan di sabato pomeriggio, la Juventus, come detto, si prepara al derby di sabato contro il Torino per provare a uscire dalla crisi e risalire una classifica che la vede ottava con 13 punti, a meno dieci dal primo posto del Napoli e a meno sette dalla zona Champions League, occupata attualmente da Lazio, Udinese e Milan.
Della crisi dei bianconeri, ha quindi parlato a Sky Sport, Giorgio Chiellini che, in diretta dagli Stati Uniti, dove attualmente gioca vestendo la maglia dei Los Angeles FC, ha detto:
“Soffro nel vedere la Juventus così. Credo sia normale per chi, come me, ha dato l’anima per quella squadra fino a pochi mesi fa e per così tanti anni. Mi dispiace vedere la squadra con tutti questi problemi. Da inizio stagione si è cercato un solo colpevole, ma in realtà non c’è un solo colpevole. Ci sono un gruppo di 25 giocatori, più almeno altre 50 persone, che lavorano insieme e che sicuramente possono fare di più. Una situazione che pensavo di non poter rivivere che mi riporta al 2010. Ci vuole tempo e tempo per risalire ce n’è”.