Gary Lineker lancia la bomba: “In Premier League ci sono due giocatori gay. Li conosco e spero si dichiarino al Mondiale”. Le parole dell’ex attaccante inglese al Daily Mirror.
L’omosessualità nel mondo del calcio, si sa, continua a essere un tabù. Il caso Casillas venuto fuori in questi giorni ne è una dimostrazione. Un tabù che, nel 2022, dovrebbe essere superato ma che, a causa di ottusità e arretratezza di alcuni, non lo è.
In tal senso, di omosessualità, ha parlato recentemente Gary Lineker che, in un’intervista al Daily Mirror, ha confermato di conoscere due giocatori gay attualmente impegnati in Premier League. L’ex attaccante di Tottenham e Barcellona non ha ovviamente reso noti i nomi dei due calciatori, ma si è detto speranzoso affinché facciano coming out durante Qatar 2022.
Secondo l’attuale opinionista e analista, da sempre vicino alla comunità Lgbtq+, se i due calciatori si dichiarassero al Mondiale farebbero passare un messaggio fortissimo in un paese, il Qatar, in cui essere gay è un crimine punibile con sette anni di carcere. Una dichiarazione che potrebbe fare bene ai due non solo a livello umano, ma soprattutto economico poiché, sempre secondo Lineker, in termini di mercato e introiti i vantaggi sarebbero enormi.
Sempre durante l’intervista rilasciata al Daily Mirror, Lineker ha spiegato il motivo che impedisce, secondo lui, a molti giocatori omosessuali di fare coming out:
“La paura prima di tutto. Molti hanno paura di quello che potrebbero pensare i compagni che molto probabilmente lo sanno già. Paura dei tifosi che contestano. Gli insulti dei tifosi avversarsi devono diventare complimenti. Molti giocatori vivono la loro vita come una bugia e, secondo me, vivere così è molto difficile. Comunque sia credo che, per quanto visto finora, una dichiarazione del genere non può che generare reazioni positive”.
In conclusione, il classe ’60 ha quindi espresso un parere tutto economico sulla questione. Immaginandosi come agente di un calciatore omosessuale Lineker ha infatti detto:
“Per me è facile parlare, visto che non mi trovo nella loro posizione, ma se fossi un agente e avessi un cliente omosessuale gli consiglierei di dichiararsi, così da diventare la prima star a fare cominq out. In termini di mercato e introiti sarebbe parecchio vantaggioso avere la prima stella del calcio dichiaratamente gay. Diventerebbe il testimonial perfetto”.