La Lazio voleva la vittoria per fare un salto in testa alla classifica del Gruppo F di Europa League. Missione che non riesce perché all’Olimpico termina 2-2 perché lo Sturm Graz due volte recupera lo svantaggio. Padroni di casa avanti al 45′ con Immobile su rigore, pareggia Boving al 56′; biancocelesti ancora avanti al 71′ con Pedro ma ancora il danese all’83’ trova la rete del definitivo pareggio. Gara rovinata dall’arbitro Stegemann che al 45′ inventa un secondo giallo per Lazzari che lascia i compagni in 10. Con il risultato odierno Lazio e Sturm Graz salgono a quota 5 in classifica, così come Feyenoord e Midtjylland che pareggiano 2-2. Pagelle e analisi ESCLUSIVA a LaLazio.com di Vincenzo D’Amico.
Il tecnico ospite Ilzer rispetto al match in casa cambia due terzi del reparto offensivo: sulla trequarti fuori Horvat per Kiteishvili; in attacco accanto ad Ajeti non c’è Boving ma Emegha, unico ad aver segnato per gli austriaci in questa competizione. Sarri invece sceglie Gila accanto a Patric, sula fascia sinistra fa riposare Marusic schierando Hysaj. In mediana la regia torna in mano a Cataldi che ha superato il virus intestinale, Luis Alberto e Basic interni; nel reparto offensivo conferme per Immobile e Zaccagni, Pedro rileva Felipe Anderson.
La Lazio arriva a questo match col vento in poppa, il pesante ko con il Midtjylland del 15 settembre sembra archiviato e stasera la vittoria è quasi d’obbligo se si vogliono evitare i sedicesimi di Europa League, al cui solo pensiero Sarri si sente male. Il tecnico non ha rivoluzionato la squadra ma ha toccato tutti i reparti con cinque cambi rispetto alla gara vinta a Firenze domenica, segno che la testa, magari poco, è anche al match di domenica prossima, quando alle 15 all’Olimpico arriverà l’Udinese.
Provedel 7: una garanzia per Sarri che oltre ad un portiere si assicura un libero aggiunto.
Lazzari 3: cerca di spingere dal primo minuto ma trova la barriera prima di Prass, poi di Dante che cercano di non lasciargli metri. Si fa ammonire stupidamente al 27′, poi al 45′ +2 l’arbitro Stegemann lo manda negli spogliatoi con il secondo giallo. Ingenuo.
Gila 6,5: schierato ancora titolare, a conferma della fiducia del tecnico. Contiene bene Emegha, punta che si aggira più spesso dalle sue parti.
Patric 6: ormai è il riferimento di Sarri che lo sposta sinistra per far rifiatare Romagnoli.
Hysaj 6,5: a sinistra per Marusic, l’ex Napoli offre una prestazione prudente.
Luis Alberto 6: schierato insolitamente a destra, ci mette un po’ di tempo ad ambientarsi. Nella ripresa con la Lazio in 10 scala centrale.
Dal 57′ Anderson 7: si pone a destra, da tornante nel 4-4-1 della seconda frazione. Una perla l’assist di tacco a Pedro nel 2-1.
Cataldi 6: torna titolare dopo il virus che l’aveva messo ko a Firenze, fatica a spezzare il fiato anche per il pressing avversario. Grave l’errore che porta.
Dal 57′ Vecino 6: con Milinkovic compone la diga centrale nell’inedita linea a quattro della ripresa. Deve limitare le sue incursioni.
Basic 6: finalmente dal primo minuto, il croato era stato quasi dimenticato da Sarri che ieri in conferenza aveva ammesso la “colpa”. Al 29′ una scivolata di Affengruber evita la sua prima segnatura stagionale.
Dal 57′ Milinkovic 6,5: di piede e di testa cerca di inenstare Immobile, ma data l’inferiorità numerica deve ripiegare spesso.
Pedro 7: parte a destra per Anderson, rispetto al brasiliano è più portato al fraseggio che allo strappo. Suo al 29′ l’assist che mette Immobile davanti al portiere, poi al 35′ coglie la traversa. Al 71′ la rete del 2-1. Sempre determinante.
Immobile 7,5: quando gioca Luis Aberto prova a muoversi al buio, sperando nell’assist gioiello. Al 29′ Siebenhadl gli nega il gol con una paratona, al 45′ su rigore trova il 21° centro: recordman.
Dal 79′ Cancellieri 6: pochi minuti per incidere
Zaccagni 5.5: procura il rigore che trasforma Immobile ma da uno come lui è lecito attendersi di più. Deve lasciare il campo dopo il rosso a Lazzari.
Dal 46′ Marusic 6: si piazza destra per Lazzari, mai come stasera presidia la fascia da difensore puro.
All. Sarri 6: rispetto a Firenze schiera cinque cambi, il rosso a Lazzari cambia la gara che i biancocelesti stavano controllando e lui opta per un inedito 4-4-1.