Uno è probabilmente il presidente più amato dai tifosi della Lazio, l’altro è quello più longevo ed è proprietario del club dal 18 luglio 2004. Anche dei rapporti tra Sergio Cragnotti e Claudio Lotito ha parlato stamattina Guido Paglia, intervenuto ai microfoni di Radiosei.
Giornalista professionista dal 1972, Paglia è stato responsabile delle Comunicazioni della Lazio più vincente, quella appunto di Sergio Cragnotti. Firma autorevole, ha iniziato con nomi quali Enzo Biagi e Indro Montanelli, il 5 novembre 2002 venne nominato direttore della Comunicazione e delle Relazioni esterne della Rai.
Guido Paglia è stato ed è uno degli uomini più vicini all’imprenditore che alle 18.03 del 14 maggio 1970 portò a Roma il secondo scudetto biancoceleste. Consigliere, già nel 1998 era entrato a far parte del Gruppo Cirio-Del Monte.
Lotito e il Flaminio: “Sta provando a prenderlo, ma già sappiamo quale sia il suo piano B…”
“La Lazio sta facendo un ottimo campionato, stava andando tutto bene fino al 29′ di Lazio-Udinese, senza Immobile perdiamo tantissimo”, ha affermato Paglia all’emittente dedicata ai supporter di Piazza della Libertà.
“Il lavoro di Lotito è certamente apprezzabile, è una rivoluzione in corso ma io non dimentico gli anni di purgatorio che ci ha fatto passare – spiega l’ex vicedirettore del Giornale – Onestamente devo ammettere che il cambiamento è iniziato con l’arrivo di Maurizio Sarri”.
Il 20 febbraio 1992 Sergio Cragnotti rileva la Lazio per circa 38 miliardi di lire, resta proprietario fino al 2003, quando la situazione finanziaria del Gruppo Cirio lo costringe a lasciare. Il 18 luglio 2004 Claudio Lotito acquista il club dopo un periodo gestito da Ugo Longo, insieme con Luca Baraldi e Roberto Pessi, sullo sfondo Capitalia, ex Banca di Roma, ora Unicredit.
L’attuale azionista di controllo non ha mai espresso troppa vicinanza a Cragnotti, vederli insieme allo stadio potrebbe essere l’ultimo passo della rifondazione lotitiana iniziata questa estate. Paglia sollecitato sul punto risponde così: “Da parte di Cragnotti non ci sarebbero problemi, dubito però che Lotito faccia questo passo – sottolinea – Non credo a un gesto del genere perché Lotito si muove facendo apparire una superiorità che in realtà verso Sergio è inferiorità. Ripeto, Cragnotti sarebbe contento di sedersi accanto a Lotito in Tribuna a vedere questa Lazio”.
Paglia e il Flaminio: “Non si farà: Italia paese di lacci e lacciuoli”
Sergio Cragnotti, con Francesco Rutelli sindaco, provò a prendere il Flaminio. “Il primo cittadino era d’accordo con noi, ma l’Italia è un paese con troppi lacci e lacciuoli, costruire qualcosa, soprattutto a Roma, diventa quasi impossibile – ricorda – Quello è un quadrante particolare, ricordo due cooperative di magistrati che mandarono tante diffide sull’ipotesi Flaminio stadio della Lazio”.
Claudio Lotito sembrerebbe averci fatto più di un pensiero, c’è un iter avviato, il prossimo passo dovrebbe farlo il proponente, presentando in Campidoglio il progetto di fattibilità.
“Lotito fa bene, resto dell’idea che sia molto difficile. Spingere sul Flaminio avendo in tasca un Piano B? Su questo non ho dubbi – rimarca Paglia – Lotito è un furbo di tre cotte (espressione che indica un soggetto particolarmente astuto, ndr), lui sta attuando questa pressione psicologica, forte anche di quello che è stato concesso alla Roma.
Lui ci prova col Flaminio, poi se gli dicessero di no tirerebbe fuori la carta di riserva, ovvero i suoi terreni sulla Tiberina: Lotito non ha mai smesso di pensare a questa ipotesi”.