Finisce 3-1 il Clasico tra Real Madrid e Barcellona, ma non sono mancate le polemiche sopratutto a fine gara, con Joan Laporta protagonista. Come contro l’Inter, infatti, non è piaciuta la direzione arbitrale ma questa volta è ‘sceso in campo’ il presidente blaugrana.
Non è un momento semplice quello che sta vivendo il Barcellona, frustrazione che investe i tifosi i blaugrana e non solo. Dopo il pareggio con l’Inter per 3-3 al Camp Nou, in Champions League, arriva la sconfitta nel Clasico con il Real Madrid.
La squadra di Carlo Ancelotti, infatti si è imposta per 3-1 sugli eterni rivali. Portando di fatto a tre i punti di distanza in classifica tra le due squadre. Primi i Blancos a 25, Lewandowski e compagni invece inseguono a 22. Ma le proteste non sono mancate, frustrazione che però parte da lontano, dalla gara di andata contro i nerazzurri di Simone Inzaghi, in Champions League. In quell’occasione era stato Xavi ad alzare la voce nei confronti dell’operato del direttore di gara.
Real Madrid-Barcellona: 4 goal, un rigore, tante proteste e Laporta non ci sta
Dopo l’Inter, il Real Madrid quindi. Le contestazioni da parte del Barcellona e dei suoi tifosi tifosi si ripetono ne LaLiga. Ma a differenza di quanto visto con i nerazzurri questa volta c’è stato l’intervento diretto della dirigenza, con Joan Laporta (il presidente del club catalano) che è di fatto ‘sceso in campo’ entrando nello spogliatoio degli arbitri per chiedere delucidazioni su quanto accaduto.
Secondo il numero uno blaugrana sarebbero state diverse le situazioni in campo meritevoli di revisione. Chiedendo, inoltre, spiegazioni sull’operato del direttore di gara: Sanchez Martinez. Due gli episodi che hanno fatto da miccia al polverone che poi è esploso nel post partita, il possibile rigore non fischiato a Robert Lewandowski e il penalty, invece, assegnato alla squadra di Carlo Ancelotti al 91′.
Proteste a fine partita: Laporta cacciato dagli arbitri negli spogliatoi
A tutto questo si aggiunge quanto accaduto dopo. Perché se è vero che il Laporta si è presentato pochi minuto dopo la fine del Clasico nello spogliatoio degli arbitri, lo stesso direttore di gara inoltre ha riportato sul suo referto la visita del numero uno del Barcellona ed è stato poi invitato ad uscire, senza ulteriori incidenti.