Sergej Milinkovic-Savic si gode l’ennesimo successo della sua squadra. Il centrocampista, molto soddisfatto della prova offerta dalla Lazio contro l’Atalanta, è voluto tornare, però, su un argomento che ha generato polemiche nell’ultimo periodo.
Pesante eredità quella ottenuta da Sergej Milinkovic-Savic dopo l’assenza di Ciro Immobile. La fascia da capitano, precedentemente assegnata al bomber partenopeo, ora è finita sul braccio del Sergente. Colpa dell’infortunio alla coscia sinistra rimediato dall’attaccante che dovrebbe restare fuori fino all’anno nuovo.
Tuttavia, la prima da titolare del centrocampista serbo in questa stagione in qualità di capitano è andata come meglio non si poteva. I tre punti ottenuti a Bergamo sono oro colato per il club di mister Maurizio Sarri. La Dea è stata annientata dal bel calcio proposto dai capitolini.
Milinkovic esulta, con Sarri la Lazio può crescere
A regalare la vittoria ai biancocelesti ci hanno pensato le reti di Mattia Zaccagni e Felipe Anderson. Buona prova anche da parte del brasiliano che è stato chiamato al difficile compito di sostituire il centravanti punto di riferimento del club e della Nazionale. Quella che sembrava una crisi in casa capitolina, si è rivelata un’opportunità da sfruttare per molti.
Tra gli altri protagonisti anche Sergej Milinkovic-Savic. In campo per tutta la partita, sempre più leader di questo gruppo. A fine match il gigante serbo ha detto la sua ai media. Riassumiamo i concetti principali.
La fascia da capitano sul braccio del Sergente: “Mi motiva ma è meglio quando la indossa Ciro. Abbiamo reagito bene e credo che sia orgoglioso di noi. Ci ha scritto subito dopo dicendo che abbiamo fatto una bella partita. Abbiamo sbagliato poco e ci portiamo a casa tre punti meritati”.
Con Sarri si può ancora crescere: “Dopo anno un e mezzo insieme abbiamo appreso molto. All’inizio è stata dura e si è visto, ma con il tempo stiamo imparando. Siamo cresciuti molto in difesa, parte tutto da lì. Sono contento della squadra. Ora andiamo avanti partita dopo partita. Non mi piace parlare di me stesso, c’è gente che si intende di calcio e io li ascolto”.
Il Sergente torna sul terreno dello Stadio Olimpico
“In casa abbiamo un grande tifo, ma serve qualcosa per quanto riguarda le condizioni del terreno di gioco. A Formello abbiamo dei campi ottimi, all’Olimpico non è così. In ogni caso, godiamoci questa vittoria e andiamo a casa felici”.
E poi apre alla possibilità di giocare in attacco “Ogni tanto, senza Immobile, mi sto forzando a spingermi un po’ avanti, ma Sarri mi chiede di rimanere nella mia zona. Penso che prima o poi avrò l’occasione di giocare davanti“.