È uno degli uomini in più della Lazio di Maurizio Sarri, Mattia Zaccagni. Numeri da top player quelli dell’Arciere biancoceleste. che ha segnato l’1-0 di Bergamo contro l’Atalanta, ma questa è solo l’ultima delle sue perle.
È definitivamente sbocciato Mattia Zaccagni. Un fattore in più per la Lazio di Maurizio Sarri, ha aperto le danze a Bergamo, contro l’Atalanta, segnando la prima rete biancoceleste del definitivo 2-0 del Gewiss Stadium. Non è però solo l’ultimo goal ad aver portato l’ex Hellas Verona sotto le luci della ribalta.
Una stagione iniziata benissimo dove è riuscito a trovare molta più continuità sotto il punto di vista del rendimento per il numero 20, che adesso è uno dei titolari a cui il Comandate non rinuncia mai, se non per infortunio. Undici partite di campionato, 11 volte titolare.
Più in generale però Zaccagni ha già eguagliato il suo score di un anno fa. Da settembre a oggi è lo stesso rendimento di Sergej Milinkovic-Savic e di Rafael Leao. Una crescita costante da inizio stagione per l’Arciere biancoceleste, che può essere definito tranquillamente un top player della ‘Banda Sarri’. Undici partite come detto, 4 goal e 3 assist finora, con 851’ giocati in Serie A.
Tre partite su 4 invece in Europa League, una sola saltata per un problema alla coscia e un assist a referto. Due apparizioni da titolare e una da subentrato per Zaccagni, che sta dimostrando tutto il suo valore e tutta la sua importanza con la Lazio.
Era chiamato a fare un grande lavoro, come tutto il reparto offensivo vista l’assenza di Ciro Immobile. Primo esame superato, ora ce ne sono altri 4 in campionato e due in coppa, a partire da giovedì prossimo. Altro test da non sbagliare per continuare a cullare ambizioni europee.
Questo rendimento però dovrebbe portare anche il commissario tecnico Roberto Mancini a rivedere le sue scelte per la Nazionale azzurra. Escluso dalle ultime gare di Nations League, non è stato nemmeno convocato. I suoi numeri però lo hanno portato ad essere uno dei calciatori italiani più incisivi della Serie A. La Lazio e Maurizio Sarri, ora però, si godono il loro Arciere.