Maurizio Sarri ha parlato di un sogno dei tifosi laziali, un ipotesi che nelle ultime settimane aveva preso piede soprattutto sui social. Il comandante però si è detto contrario, parlando apertamente di ‘Follia’.
Quella attuale è una stagione calcistica senza precedenti. Con un lungo stop a coppe e campionati, per lasciare spazio al Mondiale in Qatar. Competizione però alla quale non parteciperà l’Italia di Roberto Mancini che non si è qualificata, dopo essersi laureata Campione d’Europa.
Una lunga sosta che andrà da metà novembre a inizio gennaio, con la Serie A che ripartirà solamente il 4 gennaio. Molte squadre dei maggiori campionati europei, per evitare di restare ferme troppo a lungo, si stanno muovendo per organizzare amichevoli, tournée e ritiri. La Roma, per esempio, ha già ufficializzato il ritiro in Giappone e sembrerebbe anche la Lazio starebbe pensando a una soluzione analoga.
Sarri non vuole andare in Argentina
Si era parlato di Argentina per i biancocelesti. Un’ipotesi che aveva reso entusiasti i tifosi, dato che per Ciro Immobile e compagni sembrava esserci all’orizzonte un mini-torneo contro compagini del massimo campionato albiceleste: San Lorenzo, River Plate e Boca Juniors. Il tutto alla presenza di Sua Santità Papa Francesco, che avrebbe premiato la squadra vincitrice.
Sembra perché nulla è certo per ora e inoltre Maurizio Sarri ha spento ogni possibile ‘sogno sudamericano’. L’allenatore della Lazio ha parlato, infatti, dell’ipotesi ritiro della sua squadra con lo stop al campionato.
“Sul ritiro in qualche posto lo dovremo fare, speriamo non in Argentina, è una follia dal punto di vista tecnico. Torniamo a giocare a inizio gennaio a temperature basse. Andare a fare il ritiro con 30 gradi, 15 ore di viaggio e il fuso, ti comporta 2-3 giorni di viaggio e altri per assorbire il fuso. Spero non succeda“.
I motivi del ‘no’ del Comandante
Il Comandante quindi non ha assolutamente voglia di andare in Argentina per preparare la seconda parte di stagione, quella dopo il Mondiale. Spiegando i motivi del suo rifiuto, anzi per lui questa sarebbe una vera e propria follia. Poco funzionale ai suoi progetti.
Difficile inoltre dargli torto. I motivi sono tutti sensati e seri. Queste parole inoltre potrebbero mettere fine a quello poche per molti tifosi era un sogno. Ma un allenatore pragmatico deve anche saper prendere decisioni simili per il bene della squadra.