Lazio e Midtjylland si affrontavano stasera all’Olimpico, fischio d’inizio ore 18.45, per la quinta giornata del Gruppo F di Europa League. Proprio i danesi lo scorso 15 settembre hanno “regalato” ai biancocelesti la peggior serata della stagione, regolando Immobile&Co 5-1, una manita che pesa tantissimo sulla classifica dei capitolini. La vendetta è arrivata , seppur con fatica Milinkovic&Co hanno vinto in rimonta 2-1. Gara subito in salita per i biancocelesti che all’8′ vanno sotto con un destro di Isaksen, autore di una doppietta all’andata. L’1-1 al 36′ con un destro chirurgico di Milinkovic, sempre più determinante.
Il risultato lo fissa Pedro con un sinistro che non lascia scampo a Lossl. Lazio che sale a quota 8 punti, con un pareggio in Olanda nell’ultimo turno secondo posto matematico e accesso ai sedicesimi; danesi fermi a cinque punti. Per uno strano gioco di incastri, come vi abbiamo raccontato ieri, anche con la vittoria di stasera e superando a Rotterdam il Feyenoord nell’ultimo turno il prossimo 3 novembre, i capitolini potrebbero finire secondi. Pagelle e analisi ESCLUSIVA a LaLazio.com di Vincenzo D’Amico.
Il Midtjylland, come tutte le compagini del girone, arrivava all’Olimpico con cinque punti in classifica, ma in forza della differenza reti, di fatto era seconda con un gap di una sola rete rispetto a chi guida la graduatoria, ovvero il Feyenoord che stasera alle 21 farà visita allo Sturm Graz. La squadra allenata da Capellas nell’ultima giornata di campionato disputata sabato scorso, ha pareggiato 1-1 in casa del Copenaghen, dopo 14 turni sono quinti a 21 punti.
Sarri ha vinto l’Europa League col Chelsea, tiene alla competizione ma la sensazione è che la testa vada anche alla sfida di domenica prossima con la Salernitana. L’erede di Simone Inzaghi infatti rischia Marcos Antonio in regia, per la seconda volta titolare dopo i 62′ disputati il 10 ottobre scorso nel poker rifilato al Franchi gigliato; interni Milinkovic e Basic. In difesa il tecnico deve rinunciare allo squalificato Lazzari, indisponibile anche Patric. Ovviamente out Immobile, con Felipe Anderson e Zaccagni il tridente viene completato dal 2002 Cancellieri.
D’Amico non ha dubbi: “Pedro un esempio: merita solo appalusi”
Provedel 6,5: non ha particolari colpe sul gol, per il reso controlla con sicurezza.
Hysaj 6,5: sostituisce lo squalificato Lazzari, appare sempre titubante, poco comprensibile per chi ha 251 gare in serie A.
Gila 5: in Europa League come centrale di destra parte sempre titolare. All’8′ combina il disastro che porta al gol di Isaksen ma si riprende col passare dei minuti.
Dall’83’ Casale Nc: troppo poco per incidere.
Romagnoli 6,5: per Sarri è il saggio del reparto ma sul gol di Isaksen non esce sull’esterno che al 15′ lo fa ammonire.
Marusic 6.5: a sinistra gioca sempre lui, speriamo che a gennaio arrivi un sostituto perché il montenegrino non è di ferro.
Milinkovic 6.5: nelle gare da vincere non si può rinunciare all’apporto del serbo che non tradisce: suo il piatto che vale l’1-1.
Marcos Antonio 5: dopo i 21 minuti disputati in terra danese, unici in Europa League, il tecnico gli affida la regia del centrocampo nella sfida chiave. Leggero sul gol di Isaksen.
Dal 54′ Cataldi 7: prende subito in mano la mediana e cambia il destino della gara. Ormai indspensabile.
Basic 5: Sarri lo mette alla prova e lo conferma da titolare dopo la prestazione con lo Sturm Graz dello scorso 13 ottobre. Volenteroso, prova il tiro al 20′; al 38′ Sviatchenko gli nega il 2-1: sfortunato.
Dal 54′ Vecino 7: insieme con Cataldi dà nerbo al centrocampo. Il suo inserimento favorisce Pedro nel 2-1.
Felipe Anderson 6,5: dopo l’ottima prova da centravanti a Bergamo, il brasiliano viene schierato da laterale destro ma si muove lungo il fronte offensivo; al 40′ Sarri lo riporta centrale.
Cancellieri 5.5: alla 14-esima presenza con la Lazio, Sarri gli affida la maglia da titolare schierandolo punta centrale ma portandolo a destra già al 40′. Al 35′ buca di testa mostrando i limiti in questo fondamentale.
Dal 54′ Pedro 8: gli bastano tre minuti per siglare il 2-1 di sinistro, secondo sigillo consecutivo in Europa. Gli annullano il 3-1 per un offside di millimetri.
Zaccagni 6,5: un po’ come Marusic, la fascia sinistra dal centrocampo in su ha un solo padrone. Il più pericoloso, una sua fuga innesta il gol di Milinkovic e il raddoppio di Pedro.
Dal 73′ Romero 6: rivede il campo dopo i 14′ dell’andata.
All. Sarri 6,5: dà fiducia ad alcune seconde linee ma nella ripresa con Cataldi, Vecino e Pedro ritrova la retta via. Non è ancora la creatura perfetta.