Dal 29′ di Lazio-Udinese dello scorso 16 ottobre in casa biancoceleste ci si interroga su chi potrà surrogare le reti di Ciro Immobile, fermo per una lesione alla coscia sinistra, probabilmente out per tutto il 2023. Maurizio Sarri sul campo sembrerebbe aver scelto Felipe Anderson autore con Atalanta e Sturm Graz di due ottime prestazione. In rosa però c’è un giocatore con una media gol più alta di quella del bomber campano.
Sei gol e tre assist in 10 gare di campionato, un gol e due assist nelle quattro recite di Europa League, Immobile non è solo il terminale della squadra biancoceleste, di fatto la straordinarietà dell’ex Siviglia ha convinto Sarri a modificare la sua strategia, abbassando la squadra, tenendola più corta, facendo sì che Immobile avesse più spazio dietro la prima linea della squadra avversaria.
Che Sarri stia spingendo per vedere il suo cannoniere non è in discussione. Se già una settimana fa aveva dichiarato di vederlo meglio, ipotizzando che l’infortunio potsse essere meno grave del previsto, giovedì scorso dopo la gara con lo Sturm Graz ha aggiunto: “Ciro ata molto meglio, penso che abbia un controllo lunedì (una risonanza magnetica, ndr). Ha cominciato a lavorare in acqua. Penso che se il controllo andrà bene, si intensificheranno i lavori e lì si capirà il quadro della situazione per parlare di tempi di recupero con più certezza. Evoluzione positiva ad ora. Al momento stiamo facendo bene senza di lui, meglio però se torna Ciro”.
Un gol ogni 151 minuti: Pedro meglio di Re Ciro
Se Felipe Anderson da prima punta potrebbe esplodere, se Zaccagni a forza di percussioni costringerà Mancini a richiamarlo in nazionale, c’è un altro giocatore “garanzia” per Sarri. Parliamo di Pedro, 35 anni compiuti il 28 luglio, due gol e due assit in nove gettoni in A, due sigilli in quattro match in Europa.
L’ultima marcatura neanche 48 ore fa, segando il 2-1 al 55′, tre giri di lancette dal suo ingresso. Come scrive Il Corriere della Sera, nulla di eccezionale per chi in carriera ha già punito, tra le altre, Real Madrid, Psg, Inter e Milan e che ha firmato una finale di Champions (Barcellona-United 3-1 nel 2011), una di Europa LEague (Chelsea-Arsenal 4-1 nel 2019) e una Supercoppa (Barça-Siviglia 5-4 nel 2015).
Pedro di trofei ne ha vinti 25 in carriera, gliene mancano otto per entrare nella top ten dei più vincenti, 33 sono infatti quelli alzati da Julio Cesar, graduatoria guidata da Dani Alves a quota 43. In Europa il talento spagnolo ha segnato 27 volte, ma la novità attuale è un’altra: la media gol per minuti. In stagione ha disputato 13 gare, solo quattro da titolare, di reti ne ha fatte quattro – a Inter, Cremonese, Sturm Graz e Midtjylland – in appena 603 minuti, ovvero un timbro ogni 151 giri di lancette. Immobile è andato a rete sette volte Ciro ha segnato in 1.127′, uno ogni 161’.
Non solo, con 14 reti in 54 match con l’Aquila sul petto, è già presente nei migliori 100 marcatori di Piazza della LIbertà, al pari di bomber Giuliano Fiorini o di Paolo Monelli. Ledesma, Veron e Vieri (oltre a Larsen, Monelli e Nyers II). Infine, come noto, dopo Selmosson e Kolarov, è il terzo giocatore ad aver segnato nei derby romani con entrambe le maglie. Mourinho faccia gli scongiuri.