Sergej Milinkovic-Savic è stato ammonito contro la Salernitana. Cartellino inventato, il serbo ha subito il fallo: salterà il derby.
Pessima risposta della Lazio in campionato dopo la buona prova offerta in Europa League. Contro la Salernitana ci si aspettava una prova diversa da parte dei biancocelesti che, invece, sono scesi in campo con la testa giusta solamente per un tempo. Nella ripresa la compagine allenata da Davide Nicola ha affrontato i biancocelesti con un altro appiglio riuscendo a ribaltare la situazione.
Quello che di positivo è stato visto durante la prima frazione dell’incontro, è stato poi sciupato nella ripresa. Grande prova di Mattia Zaccagni che, in assenza di Ciro Immobile, ha continuato a trascinare il club a suon di goal. Quinta marcatura in Serie A per l’ex Hellas Verona in questa stagione.
Purtroppo, però, all’Olimpico sono emerse soprattutto note negative. Finita anche l’imbattibilità di Ivan Provedel che, con le tre reti segnate dai campani, quasi raddoppia le marcature subite fin qui da inizio campionato: se prima del match con i granata erano 5, ora lo score dell’ex Spezia recita 8 goal incassati. Il record di imbattibilità è durato 620 minuti. Ruolino che gli permette comunque di confermarsi sul podio degli estremi difensori biancocelesti che per più tempo hanno mantenuto inviolata la propria porta.
Ma il vero colpo di scena è arrivato al 72° minuto, quando il direttore di gara Gianluca Manganiello ha tirato fuori uno dei cartellini gialli più pesanti della stagione. A riceverlo è stato Sergej Milinkovic-Savic, diffidato e perciò assente durante il prossimo turno di campionato. Sfida che sarà di nuovo all’Olimpico contro la Roma. Oltre al bomber partenopeo, il tecnico Maurizio Sarri dovrà fare a meno anche del Sergente.
Non mancheranno di certo le polemiche, da qui alla stracittadina, nei confronti del mister. Inizialmente l’allenatore toscano aveva ben pensato di tenere il serbo fuori dai giochi, in modo da preservarlo per la sfida decisiva di coppa con il Feyenoord e per il derby. Tuttavia, probabilmente l’andazzo della partita, ha spinto il tecnico ha mandare il classe 1995 che nemmeno dieci minuti dopo il suo ingresso, ha rimediato la squalifica.
Inaccettabile amonizione, quel giallo doveva rimanere nel taschino. Anche perché il centrocampista biancoceleste non commette fallo, è chiaramente una svista da parte del fischietto di Pinerolo. Insomma, proprio come un anno fa Manganiello colpisce ancora: fu lui ad ammonire Zaccagni contro il Venezia per simulazione. Giallo che, proprio come adesso, negò all’esterno d’attacco di essere presente al derby.