La denuncia di Sarri: “Non siamo ancora pronti”. L’urlo del comandante deve far riflettere

Non è deluso dalla prova dei suoi Maurizio Sarri, ma il Comandate dopo il Feyenoord ha maturato una nuova convinzione sulla sua Lazio. Convinzione che potrebbe condizionare anche il resto della stagione, sopratutto in ambito europeo.

Esce dall’Europa League la Lazio di Maurizio Sarri. È bastato il goal di Gimenez per spegnere i sogni del passaggio del turno per i biancocelesti. Sergej Milinkovic-Savic e compagni si fermano a 45’ dall’impresa. Bastava un pareggio per come si era messa la gara tra Midtjylland e Sturm Graz, alla fine è arrivata una sconfitta.

La delusione di Maurizio Sarri
Maurizio Sarri

Non sono mancate nemmeno le polemiche. Il Comandante nel post-partita ha parlato dei tanti falli subiti e di una partita che di conseguenza si è innervosita. E non è la prima volta che in Europa accade una cosa simile alla Lazio. Anche All’Olimpico con lo Sturm Graz il quintetto arbitrale non era stato all’altezza.

La delusione europea del Comandante

Resta la delusione per com’è finita l’avventura in Europa League. Il terzo posto nel girone (tutte le squadre del Gruppo F hanno chiuso a 8 punti) garantisce l’accesso alla Conference League. Il sorteggio per sapere quale sarà l’avversario dei biancocelesti andrà in scena lunedì 7 novembre. Sorteggio, dove però la Lazio non sarà testa di serie e questo significa che la prima la giocherà in casa, ma il ritorno in trasferta.

Sarri pensieroso dopo l'eliminazione dall'Europa League
Sarri in conferenza stampa

Inoltre c’è da considerare un altro aspetto, che esula dal livello dell’avversario. Maurizio Sarri non è rimasto deluso dalla prova dei suoi, ma dovrà fare i conti con la lunghezza della rosa, non ancora pronta per il doppio impegno. Specialmente per le gare di Conference che si giocheranno di giovedì.

Sarri: “Conference League? Stupido snobbarla, ma…”

Snobbare la Conference è stupido, è sempre una competizione europea. Fra un po’ di turni vedi se è bella, su questo non ho dubbi. La mia sensazione è che non siamo pronti per giocare due competizioni di alto livello. Per struttura e forza mentale. Dopo quello che ho visto stasera se fossi il presidente non ci andrei neanche a farla. Sono successe cose incredibili. Siamo stati penalizzati pesantemente, in campo e fuori“.

Se le polemiche sugli arbitri non sono una novità, visto il trattamento riservato alla Lazio in Europa. La questione invece legata alla rosa e alla forza mentale è un tema in un certo senso nuovo. Perché finora il tecnico ha provato a far ruotare e a coinvolgere tutti i calciatori, senza turnover massicci. E su questo, invece, emerge un po’ di delusione da parte del Comandante.

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