Il giorno dopo è ancora più bello. La Lazio vince il derby e la prova di Danilo Cataldi è stata esaltata anche due ex biancocelesti, che lo hanno incoronato a leader della squadra di Maurizio Sarri.
Vince un altro scontro diretto, la Lazio di Maurizio Sarri. Vince il derby, grazie alla rete di Felipe Anderson nel primo tempo. Vince una partita complicata, viste le assenze pesantissime di Immobile e Milinkovic-Savic, e le due brutte sconfitte arrivate prima della stracittadina. Ibanez regala il goal che sblocca la partita poi i biancocelesti sono bravi a soffrire e tenere botta, andando vicini anche al raddoppio. Sempre con il numero 7, fermato solo da un miracolo di Rui Patricio.
Questa vittoria ha un volto, e un numero di maglia, ben preciso. Quella di Danilo Cataldi. Il migliore in campo il numero 32, senza Immobile e Milinkovic-Savic è lui a caricarsi il peso della squadra sulle spalle. Leader in mezzo al campo, guida i suoi compagni senza mai una sbavatura. La prova della maturità, si è preso finalmente la Lazio e due grandi ex hanno esaltato la sua prova.
Il primo è stato Paolo Di Canio, ai microfoni di Sky: “Queste sono le partite da derby. Abnegazione, disponibilità, pulizia nei movimenti, sporcare gli avversari, la Roma ha fatto due tiri in porta con Zaniolo e la traversa se non fosse stata deviata sarebbe stato un passaggio al portiere. Poi non ha più tirato in porta, perché è stata brava la Lazio. E ti faccio il nome di Cataldi perché da romano sei capitano in un derby. Ci arrivi con le difficoltà, lo stadio è tre quarti dalla parte della Roma. Ha giocato una partita sontuosa, dal punto di vista dell’atteggiamento”.
“È stato leader in mezzo al campo dopo le difficoltà. Ricordo quando è stato contestato ed era al Genoa in prestito, si è riconquistato la credibilità con la disponibilità e oggi ha giocato da vero guerriero. E parlo così perché nei derby si parla così, leader, guerriero, serio, responsabile. E tutti gli altri bravi“.
Poi è stato il turno di Luca Marchegiani, sempre a Sky. L’ex portiere della Lazio, invece, pone l’attenzione sull’importanza di avere un allenatore come Maurizio Sarri, per Danilo Cataldi.
“Cataldi ha avuto una grande fortuna a trovare in questa parte della sua carriera un allenatore come Sarri, che ha creato centrocampisti centrali di altissimo livello dovunque è stato: se pensiamo a Valdifiori che dalla B è arrivato in Nazionale, Jorginho è diventato con lui quello che è adesso. Cataldi è stato bravo a capire l’opportunità e a migliorare“.