Hai voglia a parlare di partita uguale alle altre, che i tre punti in classifica valgono lo stesso in tutte le gare: vincere un derby cambia lo stato d’animo del club e dei suoi tifosi, soprattutto di chi lo perde. La Lazio lo ha capito e con un video lanciato sul proprio profilo twitter ha di fatto lanciato la sfida social ai sostenitori della Roma.
La stracittadina di domenica scorsa era la numero 195 dal 1929 (prima la A.S. Roma non c’era essendo stata fondata nel 1927, giorno ancora da stabilire, ndr), questo il bilancio totale: 56 vittorie della Lazio, 73 della Roma e 66 pareggi (246 reti giallorosse, 200 biancocelesti). Limitandosi alla serie A, le recite sono state 159, questo lo score: 57 affermazioni giallorosse, 60 pareggi e 42 successi biancocelesti.
In realtà, il conteggio in casa Lazio dovrebbe partire in precedenza, considerando che i biancocelesti, fondati il 9 gennaio 1900 a Piazza della Libertà, prima della creazione delal Roma nel 1927, hanno incontrato più volte alcune compagini che poi si sarebbero fuse per dare vita alla compagine voluta dal Federale Italo Foschi, nato a Corropoli (Teramo) il 7 marzo 1884.
La comunicazione della Lazio sta vivendo una rivoluzione importante guidata da Roberto Rao e il sasso gettato oggi ne è un chiaro segnale. Intorno alle 13 sul profilo twitter è stato postato un video di circa 20 secondi che inizia con quanto accaduto nella stracittadina: Radu raccoglie un pallone dalla panchina e gioca a “palla c’è palla non c’è” con Rui Patricio, il portiere della Roma reagisce spingendolo; entrambi saranno ammoniti dall’ottimo Daniele Orsato, arbitro con cui la Roma in sei derby non ha mai vinto.
Il frame continua con il sorriso in panchina con Lazzari, quindi prosegue con un’altra risata diabolica di Radu, stavolta al momento dell’espulsione dell’ex compagno di squadra Kolarov nel derby del 2 marzo 2019.
La Lazio vinse 3-0: il serbo prese due cartellini gialli al 90′ e al terzo minuto di recupero del match arbitrato da Mazzoleni di Bergamo, altro portafortuna biancoceleste dato che il 26 Maggio 2013 era il quarto uomo nella finale di Coppa Italia vinta con il gol di Lulic al 71′.
Il post termina con i festeggiamenti di Radu sotto la Curva Nord domenica scorsa. A corredo, dopo la domanda ironica “Chi è l’MVP di #RomaLazio?”, la frase iconica di “Bianco, Rosso e Verdone”, pellicola cult di Carlo Verdone del 1981: “…un cognome come soriso, rise, risata, come me viè da ride…”.
Radu dopo il gesto riservato a Rui Patricio, per cinque minuti è stato oggetto di cori discriminatori da una consistente parte della Curva Sud, la Lazio ha scelto la strada del sorriso per difenderlo.