L’avventura di Cristiano Ronaldo al Manchester United si avvia verso la più triste delle conclusioni. In un’intervista rilasciata in esclusiva al The Sun, Cr7 ha dichiarato di sentirsi tradito dai Red Devils e di non rispettare il tecnico, Erik Ten-Hag.
Il Manchester United batte 1-2 il Fulham nel posticipo della sedicesima giornata di campionato in Premier League e si porta al quinto posto in classifica, a quota 26 punti, a meno tre dalla quarta posizione del Tottenham che vuol dire Champions League.
Una vittoria, la seconda consecutiva per i Red Devils, dopo quella interna di giovedì contro l’Aston Villa nel terzo turno di Coppa di Lega, che ha permesso alla formazione mancuniana di risollevarsi subito dopo la disfatta della settimana scorsa proprio sul campo dei villans.
Un’affermazione, quella di Craven Cottage, alla quale non ha preso parte Cristiano Ronaldo il quale, ormai sempre più vicino all’addio, ha recentemente parlato, in un’intervista esclusiva rilasciata al tabloid inglese The Sun, del rapporto ormai incrinato con il tecnico, Ten-Hag e con tutto l’ambiente United.
Cristiano Ronaldo-Manchester United: quando la minestra riscaldata risulta indigesta.
Come detto, Cristiano Ronaldo si è recentemente confidato col The Sun al quale ha raccontato del momento difficile che sta attualmente vivendo al Manchester United e del rapporto ormai ai minimi termini con l’allenatore olandese, Ten-Hag:
“In questi mesi ho vissuto i momenti più difficili della mia vita, a livello umano e professionale. Mi sento tradito dal Manchester United e non rispetto Ten-Hag perché lui non mostra rispetto verso di me. Ho percepito che alcune persone non mi volevano, non solo quest’anno, ma anche l’anno scorso. Mi hanno dipinto come la pecora nera e non so perché. Se non mi rispetti, non ti rispetterò mai”.
Cr7, proseguendo, ha poi parlato in maniera assai pungente di Ralf Rangnick, che ha allenato il Manchester United lo scorso anno, e Wayne Rooney, suo ex compagno ai tempi della prima esperienza con la maglia dei Red Devils:
“Se non sei neppure un allenatore come pensi di poter allenare il Manchester United? Io Rangnick non l’avevo mai sentito nominare. Quanto a Rooney non so perché mi critichi in modo così duro. Forse perché lui ha chiuso la sua carriera mentre io gioco ancora ad alti livelli”.
Concludendo, il classe ’85 ha avuto parole al veleno anche per il Manchester United. Incapace di tornare ai livelli dei tempi in cui in panchina sedeva Sir Alex Ferguson:
“Non so cosa sia successo dopo che Sir Alex ha smesso di allenare, ma il club ha smesso di evolversi. Nulla è cambiato in meglio da quando sono tornato. I tifosi devono sapere che sono tornato per aiutare il club. Ma c’è qualcosa che ci impedisce di essere al livello di City, Liverpool e Arsenal. Io amo questa squadra, ma se la società ha piani diversi, non c’è problema. Come diceva Picasso devi distruggere per ricostruire ed evidentemente hanno deciso di iniziare da me”.
La risposta del Manchester United
Nel frattempo il club inglese ha pubblicato un comunicato in attesa di prendere provvedimenti:
“Il Manchester United prende atto della copertura mediatica relativa a un’intervista di Cristiano Ronaldo. Il club valuterà se rispondere dopo che saranno stati stabiliti tutti i fatti. Il nostro obiettivo rimane quello di prepararci per la seconda metà della stagione e continuare lo slancio, le convinzioni e l’unione che si stanno costruendo tra giocatori, manager, staff e fan”.
La storia non finisce qui, sono attesi ulteriori capitoli.