Lazio, il ko con la Juve non cancella la crescita: numeri a confronto

La Lazio di Maurizio Sarri esce con le ossa rotta dalla quindicesima giornata, sconfitta 3-0 all’Allianz Stadium di Torino, anche sorpassata in classifica dalla Juventus, ora terza con 31 punti, più uno sui capitolini. Ma i numeri di questo segmento di stagione danno ragione all’erede di Simone Inzaghi.

La Lazio infatti è quarta in classifica, 30 punti come l’Inter ma avanti sia negli scontri diretti (nerazzurri ko 3-1 all’Olimpico lo scorso 26 agosto, ndr), sia nella differenza reti, +15 rispetto al +12 della compagine guidata da Simone Inzaghi.

Felipe Anderson esulta
Anderson esulta in telecamera dopo il gol nel derby (LaPresse)

Le cose non sono andate bene invece in Europa League, dove Immobile&Co sono stati eliminati in un girone ampiamente alla portata. Gruppo F che ha visto le quattro compagini finire tutte a 8 punti, circostanza senza precedenti. Qualificata agli ottavi il Feyenoord per un gol in più segnato rispetto al Midtylland (13 contro 12), con i danesi ai sedicesimi. La Lazio terza per differenza reti, -2, scende in Conference League mentre Lo Sturm Graz, -6 di gap nelle marcatura, é fuori da tutto.
Lo scorso anno andò un po’ meglio con Lazio seconda nel Gruppo E con 9 punti dietro il Galatasaray, qualificata ai playoff. Spareggio che vide il Porto dell’ex Conceicao avere la meglio: i lusitani vinsero in rimonta 2-1 l’andata in casa, all’Olimpico il ritorno terminò 2-2.

Rispetto alla scorsa stagione, in serie A solo la Salernitana è migliorata più della Lazio

Limitandoci al massimo campionato, il miglioramento delle squadra di Sarri è lampante. I punti sono 30, +8 rispetto alle stesse gare disputate lo scorso campionato: oggi quarta in classifica, allora solo nona, a nove punti dalla collocazione attuale. Un salto migliore lo registra solo la Salernitana di Nicola che ora vanta 17 punti contro gli otto di 12 mesi fa.
Bene anche Udinese, +8 (24 contro 16) e Juventus a +7 (31 contro 24). Il treno Napoli registra “solo” un +5 visto che Spalletti già un anno fa correva forte, primo a 36 punti: +1 sul Milan, +2 sull’Inter e +5 sulla quarta, l’Atalanta. Tra le competitor in Champions, la Roma è forte di un +2 (27 contro 25), mentre Milan, Inter e Atalanta registrano un rosso, rispettivamente di due punti per la squadra di Pioli e di quattro per le compagini nerazzurre.

Romagnoli e Provedel, due fattori nella crescita difensiva della Lazio.
Romagnoli e Provedel in festa sotto la Nord (LaPresse)

Lazio: la differenza è nell’ottima fase difensiva

Scendendo nello specifico, il divario maggiore si osserva nei gol subiti: 29 lo scorso anno, 11 in quello attuale. Non solo, di questi 11, sei sono arrivati in due delle ultime tre giornate: 1-3 con la Salernitana il 30 ottobre, 3-0 ieri all’Allianz Stadium. Successo figlio anche del record, fino a ieri in condivisione con la Vecchia Signora: nove recite con la porta inviolata (lo scorso anno solo 2, ndr).
In attacco non cambia molto: 29 gol nel primo anno di Sarri, 26 in quello successivo. Il bomber quest’anno è Immobile, sei reti e tre assist in sole 11 partite; un anno fa 11 gol e due assist. Alla base di questo miglioramento il cambiamento dei tre quinti della difesa, frutto del mercato estivo, con Provedel al posto di Strakosha in porta e la coppia centrale, Casale-Romagnoli, decisamente più credibile del duo Ramos-Acerbi di un anno fa.

 

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