Lazio, il Sergente è ‘sparito’. Dato preoccupante relativo a Milinkovic-Savic

Con lo stop al campionato il Mondiale in Qatar è ormai alle porte, Milinkovic-Savic ha salutato la Lazio per unirsi alla Serbia. E proprio la competizione iridata potrebbe aver influito nelle ultime gare giocate dal Sergente.

Senza campionato per i prossimi due mesi. Si ferma la Lazio, così come tutta la Serie A e non solo. Spazio alle nazionali e al prossimo Mondiale in Qatar, ormai alle porte. Maurizio Sarri e i suoi si prenderanno dei giorni di riposo, poi torneranno ad allenarsi, a prepararsi in vista della ripartenza fissata per il 4 gennaio.

Sergej Milinkovic-Savic durante il riscaldamento prima di una partita
Milinkovic-Savic in campo prima di una partita della Lazio (foto LaPresse)

Due i calciatori che hanno salutato Roma temporaneamente, Matias Vecino, convocato dal suo Uruguay e Sergej Milinkovic-Savic, totem non solo della Lazio, ma anche della Serbia.

Il Sergente però nelle ultime partite in biancoceleste non ha brillato. Aveva assicurato al tecnico che il Mondiale non lo influenzava minimamente, eppure i numeri raccontano tutt’altro. Dal 4-0 a Firenze dove dispenso magie e assist: uno per il 2-0 di Zaccagni e l’altro di tacco, sontuoso, per il 4-0 di Immobile. Dopo nove giornate Milinkovic era l’unico in doppia cifra tra gol (3) e assist (7).

Lazio, dopo Firenze è sceso in campo un altro Milinkovic-Savic

Poi il suo rendimento è calato. Dieci minuti, di assoluta qualità, nello 0-0 con l’Udinese. Una partecipazione discreta allo spettacolo del 2-0 a Bergamo, l’ingresso in campo sull’1-1 con la Salernitana. Poi diventato 1-3 anche per il nervosismo di tutta la squadra dopo la sua (inesistente) ammonizione. E il conseguente derby saltato per squalifica.

Sergej Milinkovic-Savic ammonito contro la Juventus
Milinkovic-Savic durante Juventus-Lazio (foto LaPresse)

Con il Monza, invece, non ha inciso. Mentre con la Juventus a Torino ha commesso il grossolano errore che ha dato il via all’azione dell’1-0 bianconero. Un errore che è stato rimarcato spesso durante i 90’ dello Stadium. ‘Sergio’ resta un top player di questa Lazio e non è minimamente in discussione, i tifosi lo idolatrano, il presidente Lotito vorrebbe fargli firmare il rinnovo di contratto da 5 milioni a stagione.

Il Sergente nella storia biancoceleste e l’augurio per il Mondiale

Per Sarri è un giocatore fortissimo, ma con ancora margini di crescita. Perché il serbo è nettamente in testa alla classifica delle palle perse, ne ha regalate addirittura 269 con una media-partita superiore alle 19. E probabilmente è su questo che il Comandante vorrebbe maggior applicazione dal suo calciatore. Gioie e qualche dolore, perché comunque il serbo resta il centrocampista che ha segnato più gol nella storia della Lazio (63), che è a -1 dal 10° posto all time e dal record straniero di 64 reti di Pandev, che ha distribuito 43 assist in carriera in serie A (e in questo 2022-23 è ancora in testa a quota 7).

Ora però c’è il Mondiale. Per il suo agente la giusta vetrina per il suo gioiello più prezioso, quella che potrebbe innescare l’asta estiva, se non direttamente a gennaio. Difficile in ogni caso accontentare il presidente Lotito. In tanto Sarri spera di riaverlo a disposizione nella migliore condizione possibile e senza infortuni. Per continuare la corsa i campionato servirà il miglior Milinkovic-Savic, quello di un mese fa.

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