Un possibile protagonista del Mondiale ha rilasciato un’intervista, ai microfoni di Sky Sports, in cui ha chiaramente criticato la scelta della Fifa di affidare la manifestazione al Qatar
Il Mondiale in Qatar è alle porte, il prossimo 20 novembre il torneo inizierà con il match inaugurale tra i padroni di casa del Qatar e l’Ecuador.
Alla manifestazione, come sappiamo, non prenderà parte l’Italia che, così come accaduto per Russia 2018, non è riuscita a superare l’ostacolo del playoff. Il Mondiale in Qatar, in questi mesi, è stato però duramente criticato da molti protagonisti e addetti ai lavori. Nel dettaglio a molti non è andata giù la decisione della FIFA di assegnare il torneo al Qatar, un Paese in cui i diritti umani sono sistematicamente calpestati.
Bruno Fernandes, centrocampista portoghese del Manchester United, in queste ore ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sports e le sue dichiarazioni sono tutt’altro che banali.
Il centrocampista lusitano, senza giri di parole, ha spiegato come il Mondiale in Qatar non l’abbia mai così convinto del tutto, specialmente perché per prepararlo – negli anni – sono morte molte persone. Queste, nel dettaglio, le sue parole: “Credo sia davvero strano che i mondiali inizino la prossima settimana. Non è proprio il momento ideale in cui vogliamo si giochino. Penso che per tutti, giocatori e tifosi, non sia l’ideale. I bambini saranno a scuola, le persone lavoreranno e non ci saranno mai orari davvero adatti per seguire le partite”.
Poi ha aggiunto: “E’ anche noto tutto quel che circonda la competizione. Sappiamo tutti che nelle ultime settimane, negli ultimi mesi, siano morte delle persone durante la costruzione degli stadi. Io sogno un calcio per tutti, uno sport inclusivo, quanto accaduto non dovrebbe succedere. Il Mondiale è la festa del calcio e dei giocatori, seguirlo dovrebbe generare solo una gioia”.