Enrico Preziosi, ex proprietario e presidente del Genoa, rispedisce al mittente le accuse rivoltegli dal presidente del Coni, Giovanni Malagò. Tra i due è guerra aperta. Ecco cosa si sono detti.
Messo in archivio l’ultimo weekend di campionati nazionali, il mondo dello sport è pronto a concentrare la sua attenzione sull’ormai imminente Mondiale in Qatar che prenderà il via tra due giorni con la partita inaugurale che vedrà affrontarsi i padroni di casa e i sudamericani dell’Ecuador.
Un Mondiale che, come detto, ha messo in stand-by i principali campionati del mondo tra cui, ovviamente, anche la Serie A che, se da un lato non tornerà in campo prima del 4 gennaio 2023, dall’altro vede, in un certo senso, ruotare attorno a sé una vicenda assai particolare che ha come protagonisti l’ex presidente e proprietario del Genoa, Enrico Preziosi e l’attuale presidente del Coni, Giovanni Malagò.
Una vicenda che ha come oggetto alcune intercettazioni risalenti al giugno 2020 in cui, come emerso nelle scorse ore su Repubblica, Malagò spara a zero su Lega Calcio e vari presidenti del massimo campionato italiano tra i quali, per l’appunto, Preziosi che, nelle telefonate intercettate tra l’ex amministratore delegato di Sky Italia, Andrea Zappia e il numero uno del Coni, viene definito da quest’ultimo “un vero e proprio pregiudicato“.
Preziosi su Malagò: “Mi ha abbracciato ogni volta che ci siamo visti. Dovrebbe farsi un esame di coscienza”
Dinanzi alle parole pronunciate da Malagò nelle intercettazioni, l’ex presidente genoano, Enrico Preziosi ha risposto a tono. In un’intervista rilasciata all’Ansa, il noto imprenditore ha infatti replicato in maniera pungente a quanto detto dal presidente del Coni:
“Il fatto che Malagò mi consideri un pregiudicato mi sorprende perché anche mesi fa ci siamo incontrati e abbracciati. Mi sembra che lui debba difendersi da un’accusa di corruzione. Forse il delinquente è lui”.
L’ex numero uno del Grifone, continuando, ha poi aggiunto:
“Lui si erge a giudice di quello che noi siamo, visto che tira in ballo i presidenti della Serie A e anche Lotito. Non riesco a capire come possa fare così un essere umano. Ci siamo rivisti tante volte e ci siamo sempre abbracciati. Forse abbracciava un delinquente”.
In conclusione, Preziosi ha quindi chiarito come non sia stato lui a segnalare Malagò alla Procura di Milano per falso in merito all’elezione, nel 2018, di Gaetano Micciché a presidente della Lega Serie A:
“Non ho denunciato io Malagò. Non ho mai denunciato nessuno. Sono fuori dal calcio ormai da un anno e mezzo, ma già all’epoca il fatto che Malagò e Micciché fossero legati era evidente. Non mi sorprende che insieme abbiano fatto cose particolari. Forse Malagò dovrebbe farsi un esame di coscienza”.