Arriva la richiesta di condanna da parte del pubblico ministero nei confronti di Portanova del Genoa, imputato nel processo per violenza sessuale di gruppo, ai danni di una ragazza di Siena.
Il pubblico ministero ha fatto la sua richiesta di condanna per Manolo Portanova. Il 22enne calciatore del Genoa è imputato nel processo per presunta violenza sessuale di gruppo che avrebbe subito una studentessa durante una festa privata in un’abitazione a Siena.
È stato scelto il rito abbreviato dal calciatore, coadiuvato dal suo legale. Il pm Nicola Marini ha chiesto sei anni di reclusione per il giocatore, la stessa pena per suo zio Alessio Langella, 24 anni e il rinvio a giudizio per Alessandro Cappiello, 25 anni.
Il risarcimento rifiutato dalla vittima
Udienza che si è svolta nella stessa città toscana, davanti al gup del tribunale Ilaria Cornetti. Per tre dei quattro accusati il reato contestato è quello di violenza sessuale di gruppo. Per il quarto soggetto, che all’epoca dei fatti ancora non era maggiorenne, il fascicolo è affidato al Tribunale dei Minori di Firenze.
I legali del calciatore e del parente di Portanova avevano presentato in una precedente udienza una proposta di risarcimento per la giovane, che a luglio fu sentita in un’audizione protetta. Proposta però rifiutata da parte della vittima.
Nelle varie udienze del processo sono state presentate diverse prove da parte dell’accusa, che ha reso note delle chat della ragazza, la vittima. Dove qualche mese prima del fatto confessava a un amico che non avrebbe mai partecipato ad un rapporto sessuale di gruppo.
Processo Portanova, la denuncia dopo l’appuntamento-trappola
Il calciatore del Genoa è stato denunciato un anno fa da una studentessa dell’Università di Siena, per un fatto avvenuto fra il 30 e il 31 maggio dell’anno scorso. L’avvocato Gabriele Bordoni, legale del centrocampista rossoblù, proprio in considerazione del clamore e della sovraesposizione mediatica di questo caso, in accordo con il giocatore medesimo e con la sua famiglia, aveva reso noto nei mesi scorsi al decisione di chiedere il rito abbreviato.
Percosse, sputi, violenze insulti e di accanimento animalesco sul corpo della ragazza concepito come un oggetto. La vittima, stando al suo racconto, aveva un appuntamento con Portanova a una festa. Ma era all’oscuro della presenza degli altri soggetti che si sarebbero poi palesati nella stanza dove lei si trovava con il giocatore rossoblù.
Poi le cure mediche al pronto soccorso, con una prognosi di quaranta giorni. Avendo riportato una serie di lesioni serie per una vicenda che le ha provocato anche un forte stato di stress.