Alla conquista di Pechino: il primo schiaffo laziale a Mourinho

L’8 agosto 2009 la Lazio di Davide Ballardini a Pechino batte l’Inter di Jose Mourinho 2-1, conquistando la Supercoppa Italiana, una vittoria che coglie tutti di sorpresa, tifosi biancocelesti in primis. Tutti dettagli di quel successo ora sono raccolti nell’opera prima di una giovane firma laziale.

Nato 32 anni fa a Lacco Ameno, spicchio solare della splendida isola di Ischia, Antonio Pilato ne “Alla conquista di Pechino. L’inaspettato trionfo della Lazio”, racconta le emozioni, personali e non, legate a quella partita, aiutato nella narrazione da tanti diretti protagonisti che svelano episodi inediti

La gioia dei tifosi a Fioumicno dopo la Supercoppa vinta contro l'Inter a Pechino.
I tifosi della Lazio a Fiumicino accolgono la squadra dopo la vittoria della Supercoppa a Pechino (Ansa)

L’autore vive a Roma da 12 anni. Giornalista pubblicista dal 2017, Pilato è laureato in Scienza e Tecnologie della Comunicazione. Scrive da 10 anni, attualmente è redattore di ecodimilano.com e de lalaziosiamonoi.it. Oltre alla professione giornalistica, a Ischia si occupa di turismo nell’azienda di famiglia.

Pilato: “Con l’Inter a Pechino una vittoria che anche i tifosi dovrebbero celebrare di più”

Curiosità: da ischitano come sei diventato tifoso della Lazio?
“È nato tutto per gioco perché alle elementari la Lazio andava forte, erano gli anni dello scudetto e avevo diversi compagni che tifavano biancoceleste. Non avrei mai pensato di diventare un tifoso acceso e quindi un addetto ai lavori rispetto a questa squadra”.

Antonio, perché un libro su quella partita?

“Perché su altri successi come gli scudetti o il 26 Maggio sarebbe stato più semplice o scontato. Il trionfo di Pechino è caduto troppo presto nel dimenticatoio, non solo da quella parte di informazione neutrale che spesso non “ama” la Lazio, ma anche da parte dei tifosi che, secondo me, non si fregiano abbastanza di un successo storico”.

La Lazio arriva a quella gara perché vince la Coppa Italia battendo ai rigori la Sampdoria. Nonostante il successo Delio Rossi lascia la squadra e sulla panchina arriva Davide Ballardini. Ricordi cosa hai pensato al cambio d’allenatore?

“Nel racconto parto anche della Coppa Italia vinta il 13 maggio 2009 ai rigori, in particolare Delio Rossi e Sebastiano Siviglia testimoniano quel successo. Inizialmente ebbi un buon ricordo anche se ero dispiaciuto per Rossi. Ballardini veniva da due stagioni positive a Cagliari e Palermo, in Sicilia fece il record di vittorie casalinghe: sembrava il nuovo che avanza”.

Baronio mostra orgoglioso il trofeo vinto a Pechino nella Supercoppa con l'Inter.
Baronio a Fiumicino con la Suopercoppa (Ansa)

“Vincemmo senza gli epurati Ledesma, Pandev e De Silvestri”

Come hai vissuto la vigilia della gara? L’Inter aveva vinto lo scudetto a 84 punti, la Lazio finì decima a 50 punti.

“Come scrivo nel libro, l’ho vissuto in modo un po’ angosciante perché sembrava una sconfitta annunciata, anche se la gara unica può regalare sorprese. Oltre a quel divario di fine campionato, la forbice in estate aumentò, tanto che i nerazzurri avrebbero fatto il Triplete. La Lazio nella sessione di mercato si indebolì con i casi Pandev, De Silvestri e Ledesma che non parteciparono alla gara in terra cinese per le problematiche legate ai mancati rinnovi. Arrivarono Bizzarri, Eliseu e Cruz, con Baronio e Scaloni che tornavano dai prestiti. Proprio il centrocampista fu tra i migliori in campo”.

Ci fu un ex che diede una grande mano alla fine.
“Cruz entrò al 71′. Era stato silurato dall’Inter e la Lazio lo prese subito da svincolato, riuscì a fare tutto di corsa e lui con la difesa in sofferenza aiutò a tenere alta la squadra. Era un centravanti di struttura, in rosa la Lazio aveva avuto Pandev, Rocchi e Zarate, molto tecnici ma poco fisici”.

la copertina del libro
La copertina del libro di Antonio Pilato.

Cosa è emerso sul calcio cinese?
“La gara si giocò esattamente un anno dopo la cerimonia d’apertura dei giochi di Pechino presso il Bird’s Nest. Si volle esportare il prodotto Roma all’estero. Riccardo Cucchi mi ha descritto questa scoperta dei cinesi rispetto al calcio, venne tutto vissuto come una grande novità e mi colpì se pensiamo che nel 2022 ormai il calcio si vede sempre e ovunque. Ci fu un grande seguito, venne sentita come una festa, una forma di spettacolo non con gli eccessi del tifo nostrano”.

Perché un tifoso laziale dovrebbe leggere il tuo libro?
“Una volta deciso di narrare questa storia, ho fatto un po’ di ricerca intervistando, oltre a Rossi e Siviglia, anche Riccardo Cucchi che nel 2008 era stato a Pechino per i Giochi Olimpici. Ci ho lavorato tre mesi, è sempre bello rivivere un pezzo di storia passata, allora non c’erano i social e non fu un evento così coperto. Leggendo si farà un viaggio a ritroso con aneddoti particolari che io, da tifoso, non avevo mai sentito prima. In particolare, ho raccolto anche sensazioni di campo sia sulla finale di Coppa Italia sia sulla Supercoppa in Asia. Se poi pensiamo che Mourinho oggi allena la Roma ci viene in mente subito l’ultimo derby vinto e allora…”.

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