In esclusiva ai microfoni de lalazio.com, Angelo Gregucci ha parlato delle prestazioni di Vecino e Milinkoviv-Savic che ieri hanno esordito a Qatar 2022 con le maglie di Uruguay e Serbia.
Messa ina archivio la prima giornata, Qatar 2022 si prepara a mandare in campo le prime sfide della seconda. Una seconda giornata che inizierà oggi con le ormai consuete quattro gare tra le quali, nulla togliere a Galles-Iran e Qatar-Senegal, spiccano sicuramente Olanda-Ecuador e Inghilterra-Stati Uniti.
Sfide, queste, che olandesi e inglesi sono ovviamente chiamati a vincere per garantirsi il passaggio agli ottavi di finale con un turno d’anticipo. Ottavi di finale per i quali dovranno invece sudare Uruguay e Serbia, scese in campo ieri, rispettivamente contro Corea del Sud e Brasile.
Gli uruguaiani non hanno sfigurato dinanzi alla pimpante nazionale asiatica, conquistando un pareggio che, per quanto visto in campo, è comunque un risultato positivo che lascia aperto il discorso qualificazione agli ottavi.
I serbi, invece, come già accaduto quattro anni fa in Russia, si sono dovuti arrendere allo strapotere dei sudamericani, vittoriosi per 2-0 grazie a una doppietta di Richarlison nel secondo tempo. Una disfatta pesantissima per Milinkovic-Savic e compagni che ora, vista anche la vittoria della Svizzera sul Camerun, non possono più sbagliare.
Qatar 2022, Angelo Gregucci: “Bene Vecino con l’Uruguay. Milinkovic-Savic spazzato via dal Brasile con la sua Serbia”
Intervenuto in esclusiva ai microfoni de lalazio.com, Angelo Gregucci ha parlato delle prestazioni di Vecino e Milinkovic-Savic, unici due giocatori della Lazio presenti a Qatar 2022, che ieri hanno esordito al Mondiale con le maglie di Uruguay e Serbia. Partendo dal sudamericano, l’ex difensore biancoceleste ha detto:
“Nell’Uruguay, Vecino ha fatto la mezzala, ha giocato a centrocampo come incursore nell’area avversaria. Ha fatto una partita onesta, discreta. Non era facile battere la Corea. Gli uruguaiani hanno avuto un discreto atteggiamento anche se non hanno manifestato quella garra sudamericana che li ha contraddistinti negli ultimi anni. Avranno tempo e modo di recuperare, però, ripeto, è stata dura contro la Corea. Matias ha giocato una gara onesta. Spero di vederlo un po’ meglio nelle gare successive”.
Spostando quindi l’attenzione sul centrocampista serbo, il tecnico classe ’64 ha dichiarato
“Per quanto riguarda la gara serale, Milinkovic-Savic contro il Brasile, non è stata una partita semplice. Tatticamente è stato schierato più avanti a centrocampo, quasi come sotto punta. Ha giocato un primo tempo discreto, onesto, mentre nel secondo la Serbia è stata spazzata via dal Brasile. La squadra non ha aiutato molto Sergej. La Serbia è una nazionale ricca di talento che però, da quando si chiama Serbia, non è mai riuscita a superare la fase a gironi di un Mondiale. Ad ogni modo spero che i nostri ragazzi possano farsi onore sul campo nelle gare successive”.