Le polemiche per Qatar 2022 non sono destinate a placarsi, ora arrivano le incredibili rivelazioni della Federcalcio Inglese.
Non si smette di parlare dei Mondiali in Qatar. Non c’è solo il calcio giocato, ma anche la tante, tantissime, polemiche. Dalle tematiche riguardanti la fascia di capitano “One Love” proibita dalla Fifa o, meglio, da sanzionare col cartellino giallo per i giocatori sorpresi a indossarla.
Fatto che ha scatenato l’indignata reazione non solo di federazioni, ma anche degli stessi giocatori, non ultima la Germania, con la foto a squadra schierata (con la bocca “tappata”) che ha fatto il giro del mondo. Ora, però, al centro dell’attenzione è finita l’Inghilterra, per il quale è stata paventata anche l’ipotesi durissima di alcuni punti di penalizzazione.
Il Ceo della Federcalcio inglese e l’incredibile racconto sulla Fifa
“Siamo stati minacciati“, questo è quanto dichiarato dall’amministratore delegato della Football Association inglese Mark Bullingham. Il Ceo della federcalcio dei Tre Leoni ha parlato a Itv Sports.
“La Fifa è intervenuta oltraggiosamente nei nostri confronti. Sapeva che avremmo voluto aderire all’iniziativa di One Love, perché la nostra federazione l’aveva dichiarato nei mesi scorsi, già a settembre. C’era un accordo e saremmo stati disposti ad affrontare una multa. Tutto qui. Poi le regole sono cambiate inasprendosi“.
Bellingham poi ha aggiunto: “Sono arrivati da noi con cinque arbitri a due ore dall’inizio della partita contro l’Iran, paventandoci non solo una multa o un cartellino giallo, se Kane avesse indossato la fascia arcobaleno, ma sanzioni molto più severe come, addirittura, punti di penalizzazione. Questo, ripeto, a un paio d’ore dal fischio d’inizio, dopo mesi di incontri. E’ stata una vera e propria minaccia nei nostri confronti“.
La Fifa e un’immagine da ricostruire
Questa la reazione contro la Fifa e le sue scelte. L’iniziativa della fascia, ora, sembra destinata a decadere. Ma quel che è certo è che l’immagine dell’ente primario del calcio rischia di uscire da questo Mondiale con una credibilità intaccata non solo agli occhi degli appassionati, ma anche dalle grandi federazioni nazionali, che stanno cercando di far sentire il loro peso anche con i governi, come nel caso del ministro dell’Interno tedesco, Nancy Faeser.