Era atteso al varco Sergej Milinkovic Savic, spesso accusato di non incidere nelle gare importanti fuori dai confini italiani. Il centrocampista non ha deluso, di gran lunga migliore dei suoi contro il Camerun, autore del gol del momentaneo 2-1 nella gara terminata 3-3. Un pareggio che lascia l’amaro in bocca al fuoriclasse della Lazio.
Il serbo è stato autore di una prestazione maiuscola. Non solo la seconda rete della Serbia al terzo minuto di recupero del primo tempo, ma tanta corsa nel 3-4-1-2 scelto dal tecnico Dragan Stojkovic per cercare di vincere la seconda gara del girone G dopo il 2-0 all’esordio subìto contro il Brasile di Tite. Inspiegabile al 79′ il cambio dell’interno di Lotito per Grujic, con gli slavi che cambiano modulo e provano a difendere il 3-3 grazie ad un 3-5-2 che fa abbassare la squadra allenata dall’ex gioiello del Verona, campione d’Europa nel 1993 con Boksic nel Marsiglia che superò il Milan in finale.
Il numero 21 della Lazio ha trovato la sua prima rete nella massima manifestazione calcistica concludendo con un sinistro chirurgico un triangolo avviato con Zivkovic. Applicazione da rimarcare perché il talento di Lleida è entrato in campo con una caviglia tumefatta, ematoma figlio del contrasto con Casemiro al terzo minuto della sfida con la Selecao.
Incredibile il film osservato all’Al Janoub Stadium. La Serbia parte bene, già all’11’ la punta centrale Mitrovic coglie il palo di sinistro, quindi al 17′ un’altra chance sprecata dal centravanti del Fulham. Al 29′ inaspettato il vantaggio del Camerun: Castelletto, padre italiano friulano, da corner sfrutta una spizzata di N’Koulou e di testa sigla 1-0. Al 1′ di recupero Pavlovic, servito da Tadic, di testa pareggia, quindi due minuti dopo la rete di Milnkovic già raccontata.
La gara sembra chiusa al 53′ con il 3-1 siglato di Mitrovic, 51° sigillo in 78 match, ma la Serbia si addormenta e l’ingresso della punta Aboubakar, riscrive il soggetto. Camerun col 4-4-2 e più energetico in attacco: al 63′ il 3-2 del neoentrato; tre giri di lancette dopo il timbro di Choupo Moting che fissa l’esito finale.
A prescindere dall’esito odierno di Brasile-Svizzera, ora per Milinkovic restare in Qatar dipende da un fattore imprescindibile: battere la Svizzera il prossimo due dicembre, anche con ampio margine visto che al momento gli elvetici hanno tre punti, ottenuti superando 1-0 proprio il Camerun. Ovviamente, poi bisognerà vedere cosa farà il Camerun con il Brasile.
Ventotto anni il prossimo 27 febbraio e un contratto in scadenza nel 2024 che molto difficilmente sarà rinnovato. Sergej Milinkovic Savic oggi ha dimostrato tutto il suo valore, ma se il Sergente decidesse di lasciare la Lazio, per Lotito trattenerlo sarebbe di fatto impossibile. Il presidente della Lazio chiede una cifra vicina ai 70/80 milioni, somma che nessuno a giugno prossimo investirebbe.
Ovvio che la prestazione odierna dimostri come acquistare Milinkovic sia un affare sicuro, in Premier come in Bundesliga o Liga, ma tolte poche big nessuno investirebbe tale somma. Dai 40 milioni in su, a giugno prossimo tutto farebbe brodo, tenere un calciatore contro la sua volontà non sarebbe produttivo e Lotito è troppo intelligente per non capirlo.